La monumentale Chiusa di Casalecchio, posta sul fiume Reno e caratterizzata dall’imponente muraglione dotato di paraporti e sfioratori di regolazione, è il più antico manufatto idraulico d'Europa e ha consentito lo sviluppo sociale ed economico della città di Bologna a partire dal XII secolo. Il reticolo di canali che da essa ha origine forniva infatti l’energia idraulica per i mulini e gli opifici protoindustriali presenti in città, e alimentava il Canale Navile, la via d'acqua che garantiva gli scambi commerciali con la costa adriatica e i centri dell’entroterra padano.
Varcando il cancello di via Porrettana 187 a Casalecchio il visitatore si trova immerso in una sorprendente oasi verde, che avvolge il primo tratto del Canale di Reno e il percorso che conduce a quella straordinaria architettura idraulica che da oltre otto secoli alimenta la parte più consistente, e tuttora visibile, dell’antico sistema di canali di Bologna.
La chiusa e il Canale di Reno sono tuttora elementi vivi e utili per la città, infatti alimentano due moderne centrali idroelettriche: la Centrale del Cavaticcio in Largo caduti del Lavoro a Bologna (1994), e la centrale della Canonica (2013), che produce energia pulita per il Comune di Casalecchio di Reno.
Il sistema idraulico di Bologna è gestito dai Consorzi dei Canali di Reno e di Savena, che hanno sede nell’ex-Opificio della Grada a Bologna.