La bellissima ed elegante mole di palazzo Stola, il primo edificio su via Paisiello, apre la quinta scenografica di quella via che nel Settecento e nell’Ottocento fu scandita dalle dimore delle famiglie nobili tarantine. Acquistato recentemente da Carlo Parrini, il piano nobile contiene alcuni reperti di valore storico inestimabile come, forse, una delle porte che ornavano la famosa villa Santa Lucia del Capecelatro. Due autentici e inediti tesori d’arte ornano le volte dei due saloni posti uno di fronte l’altro. In uno, un dipinto su tela, è impressa la firma del suo autore: Domenico Carella e la data di esecuzione 1770. Siamo negli anni che caratterizzarono la presenza a Taranto del famoso artista francavillese anche in altri palazzi nobiliari come palazzo Pantaleo e palazzo Fornaro. Il soggetto iconografico, poco diffuso, è tratto dal Vecchio Testamento e rappresenta "Giuseppe e la moglie di Putifarre"; l'altro dipinto invece ha come soggetto "Il Giudizio di Paride".