L'arco di Sant'Antonio coincideva con la porta sud della città di Maida. Un tempo conosciuta come Porta del Castello e collegata al vecchio acquedotto che portava l'acqua in città dalla montagna, di cui rimangono oggi le rovine di qualche tratto dell'acquedotto nella campagne limitrofe al borgo. Il paese era, infatti, attraversato da un corso d'acqua che alimentava un mulino con abbeveratoio all'entrata nord dell'abitato.