La Delegazione di Varese racconta i luoghi di Lucio Fontana a Comabbio: innanzitutto l’atelier, situato nella casa familiare dove visse gli ultimi anni della sua vita e vi morì il 7 settembre 1968. Qui produsse le sue ultime opere artistiche: Tagli, Attese, Concetti spaziali. Tutto è rimasto come allora: il cavalletto intriso di colori, i pennelli, i taglierini dei famosi tagli, i punteruoli utilizzati per i buchi nelle tele, i suoi vestiti da lavoro. Per l’occasione il Comune allestisce nella sala espositiva intitolata a Lucio Fontana (via Garibaldi, 560) una mostra di sue serigrafie, disegni, lettere, fotografie, documenti, strumenti di lavoro (un suo cavalletto) che ricordano la sua vita d’artista e la sua permanenza a Comabbio. Infine, una sosta al cimitero per visitare la cappella di famiglia dove riposa Lucio con i suoi famigliari (il padre, la matrigna, la moglie, i fratelli). A fianco vi è la tomba della famiglia Bestetti, opera giovanile di Fontana, realizzata nel 1934.