La cappella Balbi è l’unica struttura sopravvissuta dalla dimora residenziale dei marchesi Balbi, che risaliva alla prima metà del Cinquecento. Negli anni trenta del 1900 l’espansione edilizia cittadina invase i terreni circostanti e l’antico palazzo fu demolito, in quanto ormai fatiscente, ma la cappella fu risparmiata ed inglobata nel nuovo palazzo che sorse al posto della villa. Con atto stipulato il 26 aprile 1932, la Croce Bianca di Savona acquistò i locali a piano terra per insediarvi un servizio sanitario ambulatoriale, rivolto in particolare agli operai della Scarpa Magnano. Nel contratto di acquisto venne compresa anche la cappella, che venne adibita per molti anni a magazzino. Nell’anno 2006 venne deciso di iniziare il recupero di questo piccolo gioiello. Iniziarono i lavori di pulizia e restauro che hanno portato alla luce splendidi affreschi attribuiti dalla storica dell’arte Flavia Folco a Giovanni Agostino Ratti (1699-1775). In particolare sulle pareti laterali l’Annunciazione ed una splendida Natività, sulle pareti di accesso dipinti con timpani e nicchie con vasi di splendidi fiori. La cappella è importante anche per la sua illustre storia; da ricordare che qui il 21 febbraio 1881 fu celebrato il matrimonio tra il Conte Generale Luigi Cadorna e la Marchesina Giovanna Balbi.