Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Casa Desanti Bossi è una splendida villa situata nella città di Novara, realizzata nel 1859 per il nobiluomo Luigi Desanti. L'edificio ha preso poi il nome dalla nobile famiglia novarese Bossi, che ne divenne proprietaria nel 1880. La casa è stata disegnata dall'architetto Alessandro Antonelli e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura civile dell'Ottocento. La struttura, di pianta rettangolare, si sviluppa intorno a due cortili ed è stata la suggestiva ambientazione del romanzo Cuore di Pietra di Sebastiano Vassalli (Einaudi, 1996). All'interno del palazzo vi è l'imponente scalone d'onore che conduce agli appartamenti, tuttora impreziositi da varie decorazioni pittoriche. Nel 1951 la proprietà della Villa passò al Civico Istituto Dominioni che nel 1970 mise gran parte degli arredi all'asta. Attualmente di proprietà del Comune, da anni è chiusa e necessita di numerosi lavori di restauro. Per la sua salvaguardia si è attivato anche il noto architetto, Vittorio Gregotti, novarese doc, che ritiene assolutamente indispensabile il recupero di questo bellissimo edificio.
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IL BENE
La mobilitazione registrata per Casa Bossi è il risultato della partecipazione sentita e appassionata di un'intera città che si è attivata per il proprio luogo del cuore. Un gesto d'amore che non poteva passare inosservato. Ma questo luogo è stato scelto anche perché è il simbolo stesso di Novara ed è oggi una ferita aperta nel cuore della città. Un luogo dall'indubbio valore storico e artistico, uno dei migliori esempi di architettura civile ottocentesca, opera del grande architetto Alessandro Antonelli. Un luogo su cui viene tuttora mantenuta alta l'attenzione grazie all'instancabile attività di valorizzazione svolta dalla Delegazione FAI di Novara e dal Comitato d'Amore per Casa Bossi. Per la salvaguardia dello storico edificio si è attivato anche il noto architetto novarese Vittorio Gregotti.
PROGETTO SOSTENUTO
Il grande movimento di opinione nato con "I Luoghi del Cuore" ha fatto decadere il progetto di alienazione dell'edificio antonelliano e ha riacceso l'interesse sul recupero del bene. Anche a seguito dell’attenzione generata dal Censimento, il Comune di Novara, con il Comitato d'Amore per Casa Bossi, la Fondazione Teatro Coccia, l’Agenzia Turistica Locale e il FAI ha presentato il progetto "Casa Bossi – Centro Culturale Urbano e Sistema Antonelliano", predisposto per il Bando della Fondazione Cariplo 2012 e avente per capofila il Comune stesso. Il progetto era finalizzato alla promozione di un programma strutturato di azioni coerenti e funzionali all’obiettivo di valorizzazione dell’edificio e di rinnovamento delle policy culturali nell’area urbana di Novara.
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