L’edificio sorge all'interno della Riserva Naturale Regionale della Valle dei Casali, e costituisce il fulcro prospettico di un sistema storico di viali ortogonali, che lo congiungono a nord-ovest alla via Silvestri, su cui si imposta un portale barocco di accesso all'antica proprietà, e a nord-est a via di Forte Bravetta. Il Casale è stato identificato come il casino delle delizie che si fece costruire il celebre pittore seicentesco Giovanni Lanfranco. Il Casale è composto da un corpo originario seicentesco e un’addizione tardo-ottocentesca. Il corpo originario è costituito da un volume compatto di due livelli -un piano basamentale e un piano nobile- coperto da un unico tetto a doppia falda; al centro di quello che era l’antico fronte posteriore (su cui oggi si appoggia l’addizione ottocentesca) si erge una torretta di ulteriori due livelli. Il fronte anteriore è caratterizzato dalla scala a rampe simmetriche che porta all’ingresso principale del piano nobile, da una bipartizione verticale sottolineata da una cornice marcapiano di cui rimangono alcune tracce, da paraste angolari, bugnate al piano terra e lisce al piano primo, da un finto attico che nasconde in facciata le falde del tetto. Il corpo originario è composto da tre campate strutturali, con quella centrale, più ampia, che individua all’interno il grande salone del piano nobile, di forma quasi quadrata e coperto da un controsoffitto cassettonato in legno, dipinto a formelle con rosetta centrale. Il corpo ottocentesco, dalla forma allungata, si addossa posteriormente al volume pre-esistente, sporgendo ai lati di questo con due ali simmetriche.