Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
CASTEL GRUMELLO

CASTEL GRUMELLO

MONTAGNA VALTELLINA, SONDRIO

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CASTEL GRUMELLO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La Valtellina, per la sua posizione strategica tra l'Italia e l'Europa centrale, nel passato fu terra di castelli e fortezze. Tra questi merita menzione il Castello de Piro al Grumello, più comunemente conosciuto come Castel Grumello, dal nome del dosso roccioso ("grumo") sul quale fu edificato.

La costruzione avvenne tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo a opera del ghibellino Corrado de Piro, la cui famiglia si era trasferita in Valtellina in seguito alle lotte di fazione tra Milano e Como. Intorno alla metà del Trecento, i de Piro andarono incontro a un rapido declino che li costrinse a vendere Grumello ai loro rivali, i Capitanei. L'edificio fu infine distrutto nel 1526 per mano delle Leghe Grigie, seguendo così la sorte di molti altri fortilizi valtellinesi.

Castel Grumello rappresenta un imperdibile esempio di castello "gemino", composto da due corpi, uno militare e uno residenziale, circondati da mura. Il corpo militare, situato a oriente,svolgeva una funzione difensiva e di avvistamento, come testimoniano l'imponente torre a pianta quadrata e le fondamenta di una seconda torre. La vocazione residenziale del secondo edificio è confermata dalle pietre da costruzione sbozzate con maggior cura e dalla traccia di un camino presente in una sala. Pervenuto in dono al FAI dalla Fedital nel 1990, il Castello è stato restaurato e riaperto al pubblico nel 2001.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Alla scoperta del Bene FAI nel cuore dei vigneti terrazzati della Valtellina. Sabato 23 e domenica 24 marzo i visitatori saranno accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico C. Donegoni di Sondrio e dai volontari della Delegazione FAI di Sondrio in un percorso lungo l'area archeologica del Castello per scoprirne la storia e l'ambiente paesaggistico e naturale che lo circonda.

Testo scritto da BENI DEL FAI

Visite a cura di

Volontari FAI della Delegazione FAI di Sondrio, Apprendisti Ciceroni Polo Liceale Città di Sondrio - Liceo Scientifico "C. Donegani"

Aperture vicine

SANTO SEPOLCRO E CATAFALCO DELLA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO

CHIAVENNA, SONDRIO

PALAZZO PESTALOZZI-LUNA

CHIAVENNA, SONDRIO

PALAZZO PRETORIO

CHIAVENNA, SONDRIO

SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO

CHIAVENNA, SONDRIO

CHIOSTRO EX CONVENTO DEI CAPPUCCINI

CHIAVENNA, SONDRIO

CROTTO NIVALIS

CHIAVENNA, SONDRIO

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VALDIDENTRO, SONDRIO

CHIESA DI SAN CRISTOFORO

VALDIDENTRO, SONDRIO

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CASTEL GRUMELLO | ph. Lucia Cattoni | © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Castel Grumello

Due castelli gemelli, in una balconata con una vista unica sulla Valtellina

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Castel Grumello

tipologia

Bene aperto al pubblico

contatti

0342 380994 - 02 467615406
proprieta@fondoambiente.it

Sullo sfondo delle Alpi Retiche, in cima a un’altura con pareti di roccia a strapiombo e un meraviglioso panorama, dal XIII secolo si erge una rocca fortificata: un raro esempio di castello “gemino”, due edifici speculari uniti da un tratto di mura.

Donato al FAI da Fedital, nel 1990

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La Valtellina, per la sua posizione strategica tra l’Italia e l’Europa centrale, nel passato fu terra di castelli e fortezze. Tra questi merita menzione il Castello de Piro al Grumello, più comunemente conosciuto come Castel Grumello, dal nome del dosso roccioso (“grumo”) sul quale fu edificato.
La costruzione avvenne tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo a opera del ghibellino Corrado de Piro, la cui famiglia si era trasferita in Valtellina in seguito alle lotte di fazione tra Milano e Como. Intorno alla metà del Trecento, i de Piro andarono incontro a un rapido declino che li costrinse a vendere Grumello ai loro rivali, i Capitanei. L’edificio fu infine distrutto nel 1526 per mano delle Leghe Grigie, seguendo così la sorte di molti altri fortilizi valtellinesi.
Castel Grumello rappresenta un imperdibile esempio di castello “gemino”, composto da due corpi, uno militare e uno residenziale, circondati da mura. Il corpo militare, situato a oriente,svolgeva una funzione difensiva e di avvistamento, come testimoniano l’imponente torre a pianta quadrata e le fondamenta di una seconda torre.
La vocazione residenziale del secondo edificio è confermata dalle pietre da costruzione sbozzate con maggior cura e dalla traccia di un camino presente in una sala. Pervenuto in dono al FAI dalla Fedital nel 1990, il Castello è stato restaurato e riaperto al pubblico nel 2001.

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