In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La posizione della Torre di Bernalda le permetteva di controllare tutta la valle del fiume Basento fino alla costa, il promontorio, su cui era sita, conteneva in sé sicuramente una peculiarità che non poteva essere stata trascurata nella scelta del sito per la fondazione di Camarda alias Bernalda. Il promontorio si arricchisce nel tempo di isolati di case con copertura a capanna, poi a volta, ossia "lammìe" e "casedde", intermezzate da piazze e slarghi.
Il principe Pirro del Balzo dopo aver avviato la costruzione del castello di Venosa, intraprende l'opera anche a Bernalda nel 1470. ma l'arresto ed il decesso dopo essere stato tra i promotori della Congiura dei Baroni con Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia gli impediranno di completare il maniero. La struttura esistente del Castello, infatti, riporta le tracce della sua evoluzione storico-architettonica, a partire dalla torre normanna su cui si è innestato il primo impianto fortilizio quadrangolare 20x20 prima dal principe Del Balzo di Venosa, poi ampliato e rimodulato dal feudatario Bernardino de Bernaudo. Pur conservando le tracce del passaggio dall'epoca angioina a quella aragonese, l'ultimo ampliamento, testimonia il passaggio dei duchi spagnoli Perez Navarrete.
Il restauro ad opera del Comune di Bernalda ha evidenziato una traccia muraria retrostante e più antica di quella frontale, con architravi lapidei che indicano originarie aperture, così come sul muro del retro del castello è evidente ora la stratificazione delle feritoie inserite nelle varie epoche diversificate per la tipologia delle armi usate, dalle lance, alle balestre, i cannoni e baionette. La riconnotazione del sistema fortilizio in un palazzo ducale, ha delineato una nuova orditura del paramento murale con cantonale bugnato in mattoni, una nuova composizione con diverso ordine architettonico delle aperture con balconi al primo piano.
Il percorso delineato interesserà i due livelli sovrapposti, sottano e soprano, seguendo le tracce delle evoluzioni storiche che hanno trasformato l'originario fortino in castello. Saranno messe in evidenza le caratteristiche tipologiche e costruttive dell'antico manufatto con un'attenzione particolare ai materiali impiegati, che consentiranno di scoprire anche le più remote influenze magno-greche.
Apprendisti Ciceroni delle classi di Bernalda dell'IISS Bernalda e Ferrandina