I Luoghi del Cuore
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CENTRO STORICO

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MARIGLIANO, NAPOLI

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CENTRO STORICO
Marigliano è una città incantevole dal punto di vista artistico e storicamente viva Equidistante tra i centri più rilevanti della zona, Pomigliano D’Arco e Nola, nella pianura Nord del Vesuvio, sorge Marigliano, centro ricco di risorse storiche e culturali. Oggi, camminando tre le strette vie del centro storico, si può sentire il profumo di una città viva che cela un passato da ricordare. Le origini di Marigliano risalgono all’età romana: intorno al 216 a.C. il console Marco Claudio Marcello organizzò una colonia in questi territori che poi Silla, nell’89 a.C., strappò definitivamente dalle mani dei Sanniti. Dopo aver subito l’invasione normanna, il feudo passò sotto la dominazione degli svevi, seguita poi da quella angioina che vide un susseguirsi di scambi, anche sanguinosi, per il possesso del feudo fino a quando Marigliano il 7 giugno 1421, allora appartenente ad Annecchino Mormile, fu assediata dall’esercito mercenario di Braccio da Montone a nome della regina Giovanna II. L’anno seguente Marigliano divenne proprietà di Ferdinando d’Aragona i cui successori la vendettero a Vincenzo Carafa il quale, però, alla sua morte, lasciò la città immersa nei debiti. Fu successivamente il duca Giulio Mastrilli, soprattutto grazie alle innovazioni culturali di Isabella Mastrilli, a rendere Marigliano un centro di notevole interesse mantenuto tutt’oggi. Sullo scenario della città si affaccia maestoso e splendente il Palazzo Ducale il cui aspetto odierno richiama le modifiche dei duchi Mastrilli. Il castello sorge su un’antica fortezza di cui conserva la pianta quadrata le torri angolari e i ponti che servivano da passaggio sul doppio fossato. Le strutture più moderne, invece, insieme con il boschetto con fontana, laghetto e viali articolati, sono di stile neo-classico. Oggi il Palazzo ducale è sede dell’Ordine delle Suore Vincenziane, ma è aperto al pubblico in vista di eventi o rappresentazioni storiche che richiamano l’originaria Gens Mariliani. La monumentalità mariglianese però si può cogliere anche in altre zone: nel centro storico domina la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, elevata a Collegiata nel 1494. Anch’essa risente dell’influsso artistico dei Mastrilli, ma l’immagine che noi oggi vediamo caratterizzata da marmi, tele sul soffitto, decorazioni di stucco e affreschi, risale ai primi decenni del Settecento. Particolarmente importante è anche l’annesso campanile, la cui cupola, prima della distruzione a causa del terremoto del 1980, era ricoperta da maioliche. All’interno possiamo trovare le affascinanti statue dei tre santi patroni della città: quella di San Sebastiano in argento e quelle in legno dipinto di San Rocco e San Vito. Per quest’Ultimo, inoltre, è stato edificato il complesso monastico di stile rinascimentale che oggi appartiene ai Frati Minori dell’ordine francescano. Il rosso della Casa del Fascio nella piazza principale, il verde della villa e delle “pipparelle”, l’arancione del comune, ma anche il giallo delle patate, prodotto tipico mariglianese e il rosso dei Pomodori San Marzano, mescolati alle immagini di un popolo fiero della sua storia, invitano i turisti a visitare questa piccola città, talvolta sottovalutata, ma che è sempre pronta a far conoscere il suo notevolissimo patrimonio storico-culturale.

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Marigliano è una città incantevole dal punto di vista artistico e storicamente viva Equidistante tra i centri più rilevanti della zona, Pomigliano D’Arco e Nola, nella pianura Nord del Vesuvio, sorge Marigliano, centro ricco di risorse storiche e culturali. Oggi, camminando tre le strette vie del centro storico, si può sentire il profumo di una città viva che cela un passato da ricordare. Le origini di Marigliano risalgono all’età romana: intorno al 216 a.C. il console Marco Claudio Marcello organizzò una colonia in questi territori che poi Silla, nell’89 a.C., strappò definitivamente dalle mani dei Sanniti. Dopo aver subito l’invasione normanna, il feudo passò sotto la dominazione degli svevi, seguita poi da quella angioina che vide un susseguirsi di scambi, anche sanguinosi, per il possesso del feudo fino a quando Marigliano il 7 giugno 1421, allora appartenente ad Annecchino Mormile, fu assediata dall’esercito mercenario di Braccio da Montone a nome della regina Giovanna II. L’anno seguente Marigliano divenne proprietà di Ferdinando d’Aragona i cui successori la vendettero a Vincenzo Carafa il quale, però, alla sua morte, lasciò la città immersa nei debiti. Fu successivamente il duca Giulio Mastrilli, soprattutto grazie alle innovazioni culturali di Isabella Mastrilli, a rendere Marigliano un centro di notevole interesse mantenuto tutt’oggi. Sullo scenario della città si affaccia maestoso e splendente il Palazzo Ducale il cui aspetto odierno richiama le modifiche dei duchi Mastrilli. Il castello sorge su un’antica fortezza di cui conserva la pianta quadrata le torri angolari e i ponti che servivano da passaggio sul doppio fossato. Le strutture più moderne, invece, insieme con il boschetto con fontana, laghetto e viali articolati, sono di stile neo-classico. Oggi il Palazzo ducale è sede dell’Ordine delle Suore Vincenziane, ma è aperto al pubblico in vista di eventi o rappresentazioni storiche che richiamano l’originaria Gens Mariliani. La monumentalità mariglianese però si può cogliere anche in altre zone: nel centro storico domina la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, elevata a Collegiata nel 1494. Anch’essa risente dell’influsso artistico dei Mastrilli, ma l’immagine che noi oggi vediamo caratterizzata da marmi, tele sul soffitto, decorazioni di stucco e affreschi, risale ai primi decenni del Settecento. Particolarmente importante è anche l’annesso campanile, la cui cupola, prima della distruzione a causa del terremoto del 1980, era ricoperta da maioliche. All’interno possiamo trovare le affascinanti statue dei tre santi patroni della città: quella di San Sebastiano in argento e quelle in legno dipinto di San Rocco e San Vito. Per quest’Ultimo, inoltre, è stato edificato il complesso monastico di stile rinascimentale che oggi appartiene ai Frati Minori dell’ordine francescano. Il rosso della Casa del Fascio nella piazza principale, il verde della villa e delle “pipparelle”, l’arancione del comune, ma anche il giallo delle patate, prodotto tipico mariglianese e il rosso dei Pomodori San Marzano, mescolati alle immagini di un popolo fiero della sua storia, invitano i turisti a visitare questa piccola città, talvolta sottovalutata, ma che è sempre pronta a far conoscere il suo notevolissimo patrimonio storico-culturale.
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