Il conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona nel 1639 edificò la Chiesa su quella romanica di San Matteo. Completata nel 1650 in stile barocco napoletano con la riprogettazione dell'apparato decorativo interno del pittore napoletano Finoglio che morì senza veder compiuta l'opera.
All'esterno, realizzato con calcare locale, risaltano un campanile in laterizi, un semplice portale d’ingresso e due finestre sulla fiancata laterale.
Bello il contrasto tra la semplicità delle facciate esterne e quelle interne: un susseguirsi di stucchi e dorature fanno da cornice agli splendidi affreschi della volta e ai grandi dipinti degli altari, realizzati in gran parte dallo stesso Finoglio.
Nel monastero è presente una camera sul cui soffitto insistono dei dipinti ad olio su tela sui cui spicchi è riprodotto lo stemma nobiliare dei principi Filomarino della Rocca d'Aspide. Si tratta della “CAMERA DELLA PRINCIPESSA”, ricca di storia affascinante.