A metà ‘500 la zona era fuori del centro cittadino e veniva genericamente detta “la strada”, da cui il nome di “S. Giovanni della Strada”, toponimo che si ritrova nei documenti dell’epoca.
La Chiesa di S. Giovanni Battista, nota come Chiesa di Monserrato, dal nome dell’antica confraternita che la eresse nella seconda metà del XVI sec., in tre secoli di vita ha subito diverse trasformazioni, fra cu, la più evidente, interessò la facciata.
Nell’interno, nel corso della prima metà del ‘700, la chiesa si arricchì degli altari di S. Nicola di Bari e di S. Giuseppe – realizzati con un “legato” di Marino Caracciolo – e di quello di S. Benedetto, posto di fronte alla cappella di Monserrato.
Accanto alla chiesa vi è un consistente edificio che ospita le Suore Stimmatine e che in origine era un monastero benedettino di proprietà dell’Abbazia di Montevergine: Convento di S. Giovanni Battista. Nel 1557 la Contessa Maria de Cardona concepì l’idea di far sorgere accanto alla chiesa un monastero, avendo messo a disposizione l’ area sulla quale far erigere il monastero. Del monastero originario restano le piante settecentesche disegnate dal padre F.M. Orsi.