Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
La chiesa, annoverata tra le più interessanti delle Marche per la preziosità degli apparati decorativi e pittorici, rappresenta un notevole esempio dello stile barocco nella regione e, con le sue mura, contribuisce a ricordare l'antica presenza dei Filippini a Fermo. Consacrata nel 1607, presenta una facciata incompiuta con portale barocco in pietra istriana; a metà del Settecento venne inglobata al convento che le fu costruito accanto. L'edificio conserva tuttora apparati decorativi e pittorici di valore. Oggi di proprietà del Comune, la chiesa fu chiusa al culto nel 1925 e, dopo anni di progressivo abbandono, verte oggi in uno stato di completo degrado. A seguito del sisma che ha colpito le Marche nel 1997, il Comune ha redatto un progetto di riparazione che è stato approvato nel 2003. I lavori sono stati avviati nel 2009.
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IL BENE
La chiesa, chiusa da 50 anni e sconsacrata, è stata scelta per il suo valore artistico: si tratta infatti di uno degli edifici più interessanti delle Marche per la ricchezza e la varietà della decorazione plastica, realizzata a stucco, e per i raffinati altari in scagliola, di altissima qualità; per la sua importanza storica, poiché, consacrata nel 1607, rappresenta una delle prime testimonianze dei filippini sia a Fermo, sia in Italia, la sua costruzione è cominciata quando il santo era ancora in vita. La struttura fu ferita e danneggiata dal sisma del 1997, lo stesso che colpì Assisi, e con i lavori di restauro a lungo fermi, ora può essere un simbolo di rinascita e un messaggio di speranza.
Grazie anche alla spinta ricevuta con il risultato del censimento 2010, che ha visto profondamente coinvolta la Delegazione FAI di Fermo, il Comune di Fermo, proprietario del Bene, ha progettato il recupero dell'edificio e ha lavorato con successo al reperimento dei fondi necessari all'intervento. Anche grazie all'attività di sensibilizzazione svolta dal censimento, la Regione Marche ha infatti stanziato 200.000 euro, che si sono aggiunti ai fondi già reperiti dal Comune, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo per il restauro della Chiesa.
PROGETTO SOSTENUTO
L’intervento di FAI e Intesa Sanpaolo si è inserito nel complessivo progetto di recupero dell’edificio reso possibile dal coordinamento del Comune di Fermo e da un ampio concorso di finanziamenti, ricevuti a seguito del censimento. Con il contributo I Luoghi del Cuore è stato possibile restaurare il portale barocco e la tela con il "San Filippo che consegna le regole a Francesco di Sales".
CONTRIBUTO: 20.000 €
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