Documentata a partire dal XII secolo, la primitiva Chiesa di San Giovanni Evangelista, detta anche di San Giovannino, viene demolita alla fine del XV secolo e subito ricostruita sul sito originario sotto la direzione di Girolamo Casotti, figlio del più famoso Antonio, a cui forse si può ricondurre anche il progetto. La nuova chiesa è terminata nel 1563 con l'intervento di Alberto Pacchioni, ma la facciata rimane incompiuta.
La Chiesa di San Giovannino è un vero scrigno di tesori, fra i quali spiccano la cupola dipinta da Sisto Badalocchio sul modello della cupola correggesca di San Giovanni a Parma, due splendidi teleri del Tiarini nel presbiterio e il famoso Compianto del Cristo morto, forse del Mazzoni, considerato dagli studiosi come la “piccola Ghiara” per la presenza dei maestri che hanno affrescato anche l'importante tempio barocco.