Il documento più antico risale al 1.100 ed è contenuto nel "Regesto Farfense": Beraldo, figlio di Crescenzio, e sua moglie Domenica donano all'Abbazia dei Farfa "castrum quod vocatur Porcinis (odierno Percile) cum omnibus sibi pertinentibus (...) et venerabile monasterum beatae Mariae quod est in suprascripto loco qui vocatur Porcilis".
Secondo la tradizione la chiesa di S. Maria della Vittoria fu costruita da Carlo D'Angiò dopo la vittoria riportata su Corradino di Svevia il 23 agosto 1268. Il racconto vuole infatti che Carlo facesse costruire a ringraziamento della vittoria riportata, sette chiese dedicate alla Madonna della Vittoria nei luoghi ove il suo esercito avesse sostato.
L'architettura della chiesa è in semplice stile romanico-gotico, tuttavia la pianta dell'edificio, la forma e la disposizione delle finestre sembrerebbero riportare alle costruzioni cistercensi dell'epoca.
L'architrave della porta della chiesa è costituito da uno splendido rilievo raffigurante la testa di Oceano e animali marini cavalcati da eroi, proveniente dalla Piazza d'Oro di Villa Adriana a Tivoli trafugato nell'anno 1986 e ritrovato recentemente.