I Luoghi del Cuore
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CHIESA DI S.MARIA A PIE' DI COSTA

CHIESA DI S.MARIA A PIE' DI COSTA

GROTTAZZOLINA, FERMO

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CHIESA DI S.MARIA A PIE' DI COSTA
La piccola edicola del XV secolo, ancora integra nella sua struttura originale, è inglobata all'interno della chiesa della Madonna delle Grazie ed è completamente affrescata sia nella volta, dove sono rappresentati i quattro Evangelisti con la Madonna in trono e Gesù Bambino, che nelle pareti laterali dove sono raffigurati il Martirio di S. Sebastiano e un S.Vincenzo Ferrer. La chiesa fu edificata nel 1671 a spese dei fedeli e dotata di un corpo di terreno situato vicino alla SS. Vergine. Fu benedetta e vi fu cantata la prima messa solenne. Vi fu eretto il campanile con una campana di 60 libbre. Nell’altare fu collocata una piccola Cappella dorata, donata dalla locale Compagnia del Rosario, con il quadro raffigurante la scena della Visitazione. A fianco della chiesa, fu costruita una piccola casetta per il guardiano della chiesa, e recintato un piccolo terreno ad uso di orticello. Essendo troppo bassa, la chiesa fu fatta rialzare dal Parroco con gli scudi offerti da un benefattore e fu fatto dipingere un quadro. Il 2 luglio 1672 fu benedetta e dedicata alla Visitazione della SS. Vergine. Gli fu eretto un campanile con una campana di 60 libbre. Nell’altare ligneo dorato della chiesetta fu collocata “una piccola cappella” donata dalla locale Compagnia del Rosario. Nel 1728 fu lavorato l’inventario della “chiesa campestre intitolata alla Madonna come volgarmente chiamasi a piè della Costa del Castello”, ad opera del Pievano e con l’assistenza del Cappellano. La chiesa distava “circa 40 canne romane” dalle mura del castello stesso, in mezzo a “quattro capi di strade”. Aveva una “platea dove v’era una grossa croce di legno”. Vi era una pittura antica dedicata alla Santissima Vergine Maria, “dipintavi a guazzo nel muro con il suo caro Figliuolino Giesù nel seno, oggi incorporata alla chiesa, servendo come tribuna”. L’11 novembre 1865 la chiesa fu visitata dal Cardinale Francesco Ginetti di Monte Verde. Arrivò a Grottazzolina accompagnato dall’Arcidiacono e dal Lazzarista e fu incontrato al confine del territorio, dalla militia pedestris tra spari ed esultanza del popolo. Poiché la chiesa era stata affidata per decreto arcivescovile al governo di un Padre Filippino e questi aveva rinunciato, il Cardinale in quella seduta affidò chiesa e beneficio al pievano della chiesa parrocchiale di Grottazzolina. L'unico a capire che sotto le ridipinture ottocentesche si nascondeva qualcosa di molto più antico e prezioso, fu padre Guido Piergallina intorno agli anni ’60 del Novecento che tuttavia non riuscì mai a vederli, ad esclusione della volta con i quattro evangelisti, abbastanza evidente anche allora. Negli anni ’80 il tentativo dell’Assessore alla Cultura Nice Roberti di salvare l'intera chiesa, permise il salvataggio delle due colonne tortili dorate che attualmente si trovano nella Sala Consiliare. A riscoprire gli affreschi sottostanti le ridipinture fu quasi causalmente un compaesano appassionato di arte e fotografia: era il 2000. Nel 2015, dopo l'acquisto dell'area perimetrale della chiesa da parte del Comune, l'Amministrazione Comunale fece sistemare il tetto dell'edificio. L'Assessore alla Cultura Giorgio Litantrace di recente ha invitato il prof. di Arte e fotografo Andrea Gentili a documentare attraverso la fotografia immersiva la bellezza di Santa Maria a Piè di Costa che potete ammirare a questo link in tutto il suo splendore: https://fermano.it/portfolio-items/grottazzolina-s-maria-a-pie-di-costa/?fbclid=IwAR1c0d6uuK6cgUwpXmVuy45xSllexksIJRRWd33wKPNhLjVmqb9qhSRuzwE Santa Maria a piè di Costa: un piccolo grande scrigno di bellezza che merita di essere votata, conosciuta, valorizzata.

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La piccola edicola del XV secolo, ancora integra nella sua struttura originale, è inglobata all'interno della chiesa della Madonna delle Grazie ed è completamente affrescata sia nella volta, dove sono rappresentati i quattro Evangelisti con la Madonna in trono e Gesù Bambino, che nelle pareti laterali dove sono raffigurati il Martirio di S. Sebastiano e un S.Vincenzo Ferrer. La chiesa fu edificata nel 1671 a spese dei fedeli e dotata di un corpo di terreno situato vicino alla SS. Vergine. Fu benedetta e vi fu cantata la prima messa solenne. Vi fu eretto il campanile con una campana di 60 libbre. Nell’altare fu collocata una piccola Cappella dorata, donata dalla locale Compagnia del Rosario, con il quadro raffigurante la scena della Visitazione. A fianco della chiesa, fu costruita una piccola casetta per il guardiano della chiesa, e recintato un piccolo terreno ad uso di orticello. Essendo troppo bassa, la chiesa fu fatta rialzare dal Parroco con gli scudi offerti da un benefattore e fu fatto dipingere un quadro. Il 2 luglio 1672 fu benedetta e dedicata alla Visitazione della SS. Vergine. Gli fu eretto un campanile con una campana di 60 libbre. Nell’altare ligneo dorato della chiesetta fu collocata “una piccola cappella” donata dalla locale Compagnia del Rosario. Nel 1728 fu lavorato l’inventario della “chiesa campestre intitolata alla Madonna come volgarmente chiamasi a piè della Costa del Castello”, ad opera del Pievano e con l’assistenza del Cappellano. La chiesa distava “circa 40 canne romane” dalle mura del castello stesso, in mezzo a “quattro capi di strade”. Aveva una “platea dove v’era una grossa croce di legno”. Vi era una pittura antica dedicata alla Santissima Vergine Maria, “dipintavi a guazzo nel muro con il suo caro Figliuolino Giesù nel seno, oggi incorporata alla chiesa, servendo come tribuna”. L’11 novembre 1865 la chiesa fu visitata dal Cardinale Francesco Ginetti di Monte Verde. Arrivò a Grottazzolina accompagnato dall’Arcidiacono e dal Lazzarista e fu incontrato al confine del territorio, dalla militia pedestris tra spari ed esultanza del popolo. Poiché la chiesa era stata affidata per decreto arcivescovile al governo di un Padre Filippino e questi aveva rinunciato, il Cardinale in quella seduta affidò chiesa e beneficio al pievano della chiesa parrocchiale di Grottazzolina. L'unico a capire che sotto le ridipinture ottocentesche si nascondeva qualcosa di molto più antico e prezioso, fu padre Guido Piergallina intorno agli anni ’60 del Novecento che tuttavia non riuscì mai a vederli, ad esclusione della volta con i quattro evangelisti, abbastanza evidente anche allora. Negli anni ’80 il tentativo dell’Assessore alla Cultura Nice Roberti di salvare l'intera chiesa, permise il salvataggio delle due colonne tortili dorate che attualmente si trovano nella Sala Consiliare. A riscoprire gli affreschi sottostanti le ridipinture fu quasi causalmente un compaesano appassionato di arte e fotografia: era il 2000. Nel 2015, dopo l'acquisto dell'area perimetrale della chiesa da parte del Comune, l'Amministrazione Comunale fece sistemare il tetto dell'edificio. L'Assessore alla Cultura Giorgio Litantrace di recente ha invitato il prof. di Arte e fotografo Andrea Gentili a documentare attraverso la fotografia immersiva la bellezza di Santa Maria a Piè di Costa che potete ammirare a questo link in tutto il suo splendore: https://fermano.it/portfolio-items/grottazzolina-s-maria-a-pie-di-costa/?fbclid=IwAR1c0d6uuK6cgUwpXmVuy45xSllexksIJRRWd33wKPNhLjVmqb9qhSRuzwE Santa Maria a piè di Costa: un piccolo grande scrigno di bellezza che merita di essere votata, conosciuta, valorizzata.
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