Il conte Pietro Berardi nel 1392 donò il proprio palazzo ai monaci Celestini e ordinò la costruzione della chiesa di San Michele Arcangelo a ridosso del convento. Completata nel 1451 da Lionello Acclozamora, nel '600 l'interno della chiesa fu modificato secondo i moduli stilistici barocchi, mentre la facciata conservò l’assetto originario. Il terremoto del 1915 provocò pesanti danni all'edificio. La facciata, a coronamento orizzontale, è decorata in alto da una serie di archetti a sesto acuto, su cui si erge una scultura dell’arcangelo Michele risalente al XV sec. Il portale romanico è costituito da stipiti affiancati da colonne, poggianti su leoni stilofori e da un archivolto decorato con larghe foglie radiali, sopra il quale si trova un semplice rosone cieco, anch’esso decorato con foglie radiali. L'interno, ad unica navata con volta a botte ribassata, è in stile barocco e conserva dipinti databili dal XVI al XIX sec., oltre a un prezioso organo di Raffaele da Camerino del 1757.