L’imponente porta di bronzo del 1954 di Giuseppe Siccardi immette nella parrocchiale di San Pancrazio eretta dal 1708 su progetto di G.B. Caniana. L’interno dominato da due grandi altari laterali e dal monumentale altare maggiore in perfetto stile neoclassico conserva importanti testimonianze della pittura lombarda. Di particolare rilevo sono i dipinti cinquecenteschi: una tela del bresciano Moretto, ben tre opere di Giovan Battista Moroni – fra cui l’ultima opera, l’incompiuto Giudizio Universale di cui realizzò proprio a Gorlago l’Inferno - e tre di Giovan Paolo Cavagna; tra queste merita una menzione particolare l'Adorazione dei Magi. Queste opere provengono dall’antica chiesa di San Pancrazio, abbattuta nel Settecento per lasciare spazio all’attuale. Il secondo importante nucleo di dipinti risale al XVIII secolo, eseguito in occasione della riedificazione della chiesa e comprende le tre monumentali tele dell’abside, due delle quali furono eseguite dal veneziano Francesco Polazzo.