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CHIESA SANTA MARIA DELLE GRAZIE IN MONTE DOMINICI

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MARCELLINA, ROMA

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CHIESA SANTA MARIA DELLE GRAZIE IN MONTE DOMINICI
Abbazia del nono secolo, che conserva oltre la romitorio, al chiostro e alla chiesa, anche la cinta muraria con il bel campanile romanico. Era centro monastico di notevole importanza, da cui dipendevano ben quattordici chiese periferiche. La sua posizione, che la poneva a cavallo tra la Sabina, la Campagna romana e i monti Lucretili, ne rappresentava un importante e obbligatorio snodo di transito per le carovane di greggi transumanti da e per l'Abruzzo. Con un breve tragitto alternativo a quello tradizionale e"costoso" tiburtino, le greggi potevano migrare attraverso la valle dell'Angelo dalla campagna romana verso l'alta valle d'Aniene e viceversa. Il complesso monastico, di tipo" provinciale", fu realizzato utilizzando il materiale di un'estesa villa romana, della quale sono visibili mura portanti. L'annessa chiesa, simile nelle dimensioni a quella ormai diruta di Santa Maria del Piano di Orvinio, conserva affreschi di epoca medioevale,risalenti al 1200 circa e meritevoli di essere visitati per la loro pregevolezza. Fu lo studioso G.Matthiae a rivelarne per primo i valori, in un'opera dal titolo"Pittura romana del Medioevo". Egli riconobbe nello stile pittorico del maestro dell'antica Marcellinum una <<... NUOVA SCUOLA CHE STAVA NASCENDO E CHE AL MOMENTO ERA SCONOSCIUTA NEL RESTO D'ITALIA>>. Colpivano il <<...nuovo senso della prospettiva, l'armonia delle proporzioni, il fascino dei colori, la serenità ellenistica dei volti, che facevano del maestro di Marcellina un artista veramente abile. Egli poteva essere considerato come il primo pittore che faceva conoscere a Roma, con uno stile assai puro, la nuova cultura umanistica di Bisanzio che era già fiorita con Alessio Comneno...>>Degli affreschi, ispirati al Vecchio e Nuovo Testamento, sopravvivono ben 40 metri quadri. La cacciata dal Paradiso terrestre, la lotta tra Caino e Abele, la scala di Giacobbe e la lotta tra Giacobbe e l'Angelo, l'incontro tra Giuseppe e i fratelli, l'Annunciazione alla Vergine, la Nascita di Gesù, l'Annuncio ai pastori, il corteo dei Magi, la visita dei Magi, Gesù tra i dottori del Tempio, le figure di S. Pietro e S. Andrea nel discorso di Gesù dalla barca, il miracolo della fonte di Siloe(Gesù che guarisce il cieco nato). Di notevole pregio l'arco presbiterale con Gesù all'interno del clipeo, con ai lati gli angeli adoranti e le figure di Isaia e Geremia, in una disposizione simile a quella della chiesa romana paleocristiana di San Clemente. L'antica abside mostra affreschi eccezionali per la loro unicità: Il giudizio di Simon Mago (con visibili le figure di Nerone, di San Paolo e di San Pietro, di Simon Mago che cade dalla torre) e la Battaglia descritta nell'Apocalisse, che vede trionfare San Michele Arcangelo e gli Angeli fedeli sui demoni ribelli. Su quest'ultima opera si sono concentrate le attenzioni recenti di molti studiosi d'arte che vedono in essa una riproposizione della lotta esistente in quell'epoca tra il papa e l'"imperium". Lo studio del Matthiae si conculde con la constatazione che : << IL COMPLESSO DEI DIPINTI DI MARCELLINA E' UNO DEI PIU' IMPORTANTI CHE SI SIANO CONSERVATI IN ITALIA>>. Sull'attuale altare maggiore troneggia l'icona della Madonna delle Grazie, in stile bizantino e risalente al X secolo d.C.Questa originale Odighitria dipinta su legno fu definita dallo studioso Hermanin, per il fascino che emana, la più bella icona della provincia di Roma. Di recente sulla navata sinistra, all'interno di un'ampia nicchia, è stato restaurato un meraviglioso affresco della Natività. L'intensa policromia, la bellezza dei drappeggi, la forza espressiva dei volti sono particolarmente apprezzabili nell'ambito di una rappresentazione di notevoli dimensioni, dominata in alto dai grazioni volti degli angeli sorridenti. Risalente alla fine del cinquecento è attribuito dagli esperti a Federico Zuccari. (vedi il sito : https://www.romeartlover.it/Mentana3.html

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Abbazia del nono secolo, che conserva oltre la romitorio, al chiostro e alla chiesa, anche la cinta muraria con il bel campanile romanico. Era centro monastico di notevole importanza, da cui dipendevano ben quattordici chiese periferiche. La sua posizione, che la poneva a cavallo tra la Sabina, la Campagna romana e i monti Lucretili, ne rappresentava un importante e obbligatorio snodo di transito per le carovane di greggi transumanti da e per l'Abruzzo. Con un breve tragitto alternativo a quello tradizionale e"costoso" tiburtino, le greggi potevano migrare attraverso la valle dell'Angelo dalla campagna romana verso l'alta valle d'Aniene e viceversa. Il complesso monastico, di tipo" provinciale", fu realizzato utilizzando il materiale di un'estesa villa romana, della quale sono visibili mura portanti. L'annessa chiesa, simile nelle dimensioni a quella ormai diruta di Santa Maria del Piano di Orvinio, conserva affreschi di epoca medioevale,risalenti al 1200 circa e meritevoli di essere visitati per la loro pregevolezza. Fu lo studioso G.Matthiae a rivelarne per primo i valori, in un'opera dal titolo"Pittura romana del Medioevo". Egli riconobbe nello stile pittorico del maestro dell'antica Marcellinum una <<... NUOVA SCUOLA CHE STAVA NASCENDO E CHE AL MOMENTO ERA SCONOSCIUTA NEL RESTO D'ITALIA>>. Colpivano il <<...nuovo senso della prospettiva, l'armonia delle proporzioni, il fascino dei colori, la serenità ellenistica dei volti, che facevano del maestro di Marcellina un artista veramente abile. Egli poteva essere considerato come il primo pittore che faceva conoscere a Roma, con uno stile assai puro, la nuova cultura umanistica di Bisanzio che era già fiorita con Alessio Comneno...>>Degli affreschi, ispirati al Vecchio e Nuovo Testamento, sopravvivono ben 40 metri quadri. La cacciata dal Paradiso terrestre, la lotta tra Caino e Abele, la scala di Giacobbe e la lotta tra Giacobbe e l'Angelo, l'incontro tra Giuseppe e i fratelli, l'Annunciazione alla Vergine, la Nascita di Gesù, l'Annuncio ai pastori, il corteo dei Magi, la visita dei Magi, Gesù tra i dottori del Tempio, le figure di S. Pietro e S. Andrea nel discorso di Gesù dalla barca, il miracolo della fonte di Siloe(Gesù che guarisce il cieco nato). Di notevole pregio l'arco presbiterale con Gesù all'interno del clipeo, con ai lati gli angeli adoranti e le figure di Isaia e Geremia, in una disposizione simile a quella della chiesa romana paleocristiana di San Clemente. L'antica abside mostra affreschi eccezionali per la loro unicità: Il giudizio di Simon Mago (con visibili le figure di Nerone, di San Paolo e di San Pietro, di Simon Mago che cade dalla torre) e la Battaglia descritta nell'Apocalisse, che vede trionfare San Michele Arcangelo e gli Angeli fedeli sui demoni ribelli. Su quest'ultima opera si sono concentrate le attenzioni recenti di molti studiosi d'arte che vedono in essa una riproposizione della lotta esistente in quell'epoca tra il papa e l'"imperium". Lo studio del Matthiae si conculde con la constatazione che : << IL COMPLESSO DEI DIPINTI DI MARCELLINA E' UNO DEI PIU' IMPORTANTI CHE SI SIANO CONSERVATI IN ITALIA>>. Sull'attuale altare maggiore troneggia l'icona della Madonna delle Grazie, in stile bizantino e risalente al X secolo d.C.Questa originale Odighitria dipinta su legno fu definita dallo studioso Hermanin, per il fascino che emana, la più bella icona della provincia di Roma. Di recente sulla navata sinistra, all'interno di un'ampia nicchia, è stato restaurato un meraviglioso affresco della Natività. L'intensa policromia, la bellezza dei drappeggi, la forza espressiva dei volti sono particolarmente apprezzabili nell'ambito di una rappresentazione di notevoli dimensioni, dominata in alto dai grazioni volti degli angeli sorridenti. Risalente alla fine del cinquecento è attribuito dagli esperti a Federico Zuccari. (vedi il sito : https://www.romeartlover.it/Mentana3.html
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