La chiesa di Sant’Agnese a Rorai Piccolo di Porcia ha origini antiche che si perdono nel tempo: non si conosce quando sia stata edificata ma sappiamo che risale almeno al XII secolo, sono infatti datati a quel periodo gli affreschi, che ricoprono una cospicua parte delle sue superfici murarie interne.
L’edificio che fino all’inizio dell’800 era isolato ed in piena campagna, non è certo grande ma ben proporzionato: è formato da un’unica aula rettangolare di circa 11 per 8 metri, sormontata da un tetto con capriate in legno a vista, completato da una piccola abside di forma poligonale coperta da una volta a botte. La parete nord conserva un palinsesto di immagini molto deteriorato, databile tra la fine del sec. XIII e gli inizi di quello successivo: vi si possono scorgere episodi della Passione (Flagellazione e Crocifissione) una Madonna in trono, una teoria di santi e la rara immagine dei Tre Patriarchi.
A maestranze trecentesche vanno ricondotti gli affreschi del catino absidale e dell’arcone presbiterale con il Cristo in Maestà e figure di santi e sante, tra le quali compare l’eponima Sant’Agnese: sull’altare maggiore campeggia la pala ad affresco un tempo attribuita al Pordenone, raffigurante una Madonna col Bambino in trono tra Santa Caterina e Sant’Agnese e l’Eterno Padre.
La facciata, semplice, è ornata a destra dal campanile e da un pronao ricostruito in tempi recenti.
La struttura della Chiesa è testimone della sua travagliata storia tanto da ipotizzare che il lato nord (dove sono presenti gli affreschi) possa risalire a poco dopo l’anno Mille e l’altro opposto possa essere invece relativamente più recente: nulla vieta di pensare ad una ricostruzione del ‘500, successiva alle numerose incursioni ottomane che tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 interessarono l’attuale territorio del Friuli Venezia Giulia e che comportarono gravissime distruzioni.
Negli ultimi decenni si sono susseguiti diversi interventi di restauro che hanno interessato le strutture e le decorazioni pittoriche, interventi utili ma spesso indotti dalla risoluzione di un emergenza contingente, come quelli successivi ai danni del terremoto del 1976, che se da una parte ne hanno permesso la conservazione dall’altra ne hanno parzialmente alterato l’antica aurea.
La chiesa è un piccolo ma prezioso gioiello purtroppo poco conosciuto ed è necessario che la chiesa riacquisti il giusto ruolo nel territorio e venga restaurata con un programma organico e completo in tutte le sua parti.
Aiuta con il tuo voto la riscoperta e valorizzazione di un preziosa testimonianza storica del paese.