La Collegiata di S. Maria della Scala è uno degli esempi più rilevanti del gotico piemontese. La chiesa venne originariamente costruita in forme romaniche per volere del vescovo di Torino Landolfo nel 1037. Del periodo sopravvive la cripta; l’edificio come oggi si può ammirare risale ad una fabbrica avviata dal Capitolo dei canonici, dal Comune, dal duca Amedeo VIII e dalle principali famiglie chieresi che dette avvio al rinnovamento e ampliamento gotico, apertasi nel 1405 e conclusasi nel 1436. La Collegiata è impostata su pianta basilicale a tre navate con cappelle laterali e ampio presbiterio. Al fianco sud della chiesa sono addossati il poderoso campanile trecentesco a base quadrata e il più antico Battistero. A partire dal Seicento, e più ancora nel Settecento, venne “barocchizzato”; pesanti restauri di gusto neogotico, effettuati verso la fine dell’Ottocento, hanno ulteriormente modificato non solo la facciata, ma anche l’interno della chiesa, con decorazioni bizantineggianti.