In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Villa si trova nel paese di Magnano. A 20 chilometri da Biella, posto in una splendida posizione sulla collina morenica della Serra al confine con il Canavese, Magnano conserva numerose tracce del suo passato antico. Il centro abitato principale è dominato dal ricetto, posto su un'altura dalla quale si gode un bellissimo panorama; ai suoi piedi la parrocchiale di San Giovanni Battista conserva un preziosissimo organo del 1794, oggi, utilizzato in occasione di concerti e la vicina chiesa romanica di San Secondo che si trova fuori dall'abitato in prossimità della Comunità Monastica di Bose.
Costruita tra il 1955 e il 1970, la Villa si presenta al visitatore con le sue linee semplici e in una posizione spettacolare che domina il Canavese. A Villa Flecchia è custodita una preziosa collezione di oltre 60 dipinti realizzati fra Ottocento e Novecento, dove il paesaggio e l'incanto della montagna che si scorgono dalle finestre riecheggiano nei quadri di raffinati artisti. Nel 2011 i coniugi Enrico hanno voluto donare la Villa al FAI, con l'intento, come suggeriscono le parole dello stesso Piero Enrico, "di preservare nel tempo ciò che ho collezionato con amore e sacrificio nel corso della mia vita".
All'interno, oltre agli arredi, la dimora custodisce una preziosa collezione di dipinti del XIX secolo, frutto della passione dell'architetto Piero Enrico per artisti che, fecero parte del panorama pittorico piemontese tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. I dipinti sembrano quasi gareggiare in bellezza con lo straordinario panorama che si ammira da ogni finestra della Villa, lasciando l'occhio libero di spaziare attraverso le aree pianeggianti, in cui rigogliose zone boscose e campi coltivati lasciano intravedere piccoli centri abitati, per poi perdersi all'orizzonte, interrotto soltanto dai rilievi montuosi della Serra Morenica di Ivrea.
Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 marzo, la visita guidata della Collezione Enrico a Villa Flecchia porterà alla scoperta della collezione di dipinti che comprende opere che spaziano dal secondo Ottocento piemontese fino agli anni Settanta del Novecento. Protagonista della Villa è il panorama: dalle ampie finestre si scorge un paesaggio di montagne, colline, boschi e prati che si ritrovano anche nei dipinti realizzati dagli artisti collezionati.
Visite a cura del FAI
Costruita tra il 1955 e il 1970, la Villa si presenta al visitatore con le sue linee semplici e in una posizione spettacolare che domina il Canavese. All’interno, oltre agli arredi, la dimora custodisce una preziosa collezione di dipinti del XIX secolo, frutto della passione dell’architetto Piero Enrico per artisti che, fecero parte del panorama pittorico piemontese tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
Nella collezione si riconoscono differenti stili che spaziano dai bellissimi paesaggi romantici di Antonio Fontanesi alle composizioni astrattiste del friulano Luigi Spazzapan. I diversi percorsi artistici di questi pittori trovano a Villa Flecchia un punto di contatto nella comune passione per il paesaggio. I dipinti sembrano quasi gareggiare in bellezza con lo straordinario panorama che si ammira da ogni finestra della Villa, lasciando l’occhio libero di spaziare attraverso le aree pianeggianti, in cui rigogliose zone boscose e campi coltivati lasciano intravedere piccoli centri abitati, per poi perdersi all’orizzonte, interrotto soltanto dai rilievi montuosi della Serra Morenica di Ivrea.
Nel 2011 i coniugi Enrico hanno voluto donare la Villa al FAI, con l’intento, come suggeriscono le parole dello stesso Piero Enrico, “di preservare nel tempo ciò che ho collezionato con amore e sacrificio nel corso della mia vita”.