Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Il Convento di Monterosso al Mare, appartenente all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Genova, è sempre stato un luogo di riferimento sia per la comunità locale che per i visitatori delle Cinque Terre. Dalla storia di Monterosso si evince come i Frati Cappuccini siano sempre stati parte integrante della comunità e un chiaro riferimento spirituale per la popolazione e i turisti. Il Convento domina visivamente la baia monterossina ed è posto sul promontorio che separa l'antico borgo di Monterosso dalla località di Fegina, che si è sviluppata in epoca più recente. Il Convento è visibile da tutte le Cinque Terre e si qualifica come un forte elemento di attrazione, considerato anche l'alto valore storico e artistico dei tesori d'arte che custodisce: si ricordano la Chiesa seicentesca in stile cappuccino con altare e coro in legno, le sue opere d'arte (fra cui la "Crocifissione" attribuita al pittore van Dyck, "San Girolamo penitente" di Luca Cambiaso), il refettorio a volte con "La Veronica" di Bernardo Strozzi, il convento che ha mantenuto tutte le sue caratteristiche tipiche, cui si aggiunge il notevole panorama che da esso si può contemplare. Il Convento, insieme alle Cinque Terre, rientra nel Patrimonio dell'Unesco, e oltre ad essere un punto di riferimento dal punto di vista spirituale, lo è anche dal punto di vista culturale, grazie alle numerosi iniziative artistiche che promuove. Nel marzo 2013, a seguito degli eventi alluvionali che hanno funestato il territorio, si è verificato il crollo di un'ampia sezione del muro seicentesco che contiene l'orto con vigneti e la storica limonaia del convento. Il crollo del muro ha privato il convento del suo giardino storico che è tradizionalmente definito "il paradiso dei frati". Tante persone hanno dimostrato affetto e generosità per questo luogo con gesti concreti di aiuto; molti artisti hanno donato il loro talento per realizzare attività benefiche a favore della campagna di restauro. Prova di questo grande affetto è il primo posto raggiunto al censimento Luoghi del Cuore 2014: con ben 110.341 voti il Convento ha potuto assicurarsi un intervento Luoghi del Cuore.
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IL BENE
Costruito dai religiosi a partire dal 1619, conserva le sue caratteristiche architettoniche originarie con gli orti, il vigneto, la limonaia e un terrazzo affacciato sul mare. A seguito dell’arrivo dei francesi, nel 1810, dopo la cacciata dei frati, venne utilizzato come lazzaretto e come magazzino e nel 1894 un sacerdote del luogo lo comprò e lo restaurò, donandolo nuovamente ai Cappuccini che tuttora vi risiedono - in realtà vi risiede stabilmente un solo frate, che ha promosso la raccolta voti. La chiesa, a navata unica, presenta numerose opere d’arte come una Crocifissione del XVII secolo, attribuita ad Antoon van Dyck, San Girolamo penitente di Luca Cambiaso e l’antico refettorio a volte, con una Veronica di Bernardo Strozzi. Il Convento viene valorizzato attraverso concerti, spettacoli teatrali, conferenze, visite guidate e incontri religiosi. Nel marzo 2013, dopo le alluvioni che hanno coinvolto le Cinque Terre, è crollata una parte del muro seicentesco che circonda orto e vigneti franando sulla strada sottostante.
PROGETTO SOSTENUTO
Grazie allo straordinario risultato di 110mila voti, il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare si è classificato primo al censimento 2014. In accordo con la proprietà, FAI e Intesa Sanpaolo hanno deciso di destinare il contributo de "I Luoghi del Cuore" di 50.000 euro a due azioni: da un lato alla conclusione della ricostruzione del muro crollato, dall’altra alla progettazione propedeutica al recupero del muro detto di San Francesco, che affaccia sul percorso effettuato dai visitatori per salire al convento e necessita di importanti opere di consolidamento.
Il muro smottato è stato ricostruito mentre la progettazione del recupero del muro detto di San Francesco, è terminata nel settembre 2016. L’auspicio è che il progetto redatto possa essere uno stimolo per il territorio al reperimento dei fondi necessari al consolidamento del muro e alla salvaguardia di un luogo simbolo delle Cinque Terre.
CONTRIBUTO: 50.000 €
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