Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Il Convento di San Nicola sorse nella bergamasca, circondato dai vitigni della collina di Umbriana ad Almenno San Salvatore, alla fine del ‘400, quando un’epidemia di peste portò i cittadini a far voto di erigere una cappella. Il progetto si trasformò nel giro di pochi anni nella realizzazione di una chiesa e di un convento dedicati a Santa Maria della Consolazione, edificati tra 1488 e 1518. Il complesso visse il suo periodo aureo alla fine del Cinquecento, quando fu completato il campanile e venne costruito dai celebri maestri Antegnati il prezioso organo, che vanta raffinate ante dipinte. La splendida chiesa, di pietra locale, è a navata unica, con sei cappelle che si aprono su ciascun lato e che i maggiorenti locali fecero riccamente decorare con stucchi e dipinti. Al secondo piano corrono i matronei, mentre il soffitto è ornato da formelle originali in cotto dipinto. Il convento, anch’esso a due piani, ruota tutto intorno al chiostro, aperto al piano terra da un porticato con archi a sesto acuto. Durante il Seicento il complesso cominciò a essere chiamato con il nome di San Nicola, in virtù del culto sempre più diffuso del santo di Mira. Alla fine del Settecento la Repubblica di Venezia soppresse il convento, che fu acquistato dalla nobile famiglia Vitalba, la quale ne garantì il decoro e l’attività di culto. Sul finire dell’Ottocento la chiesa cadde in declino e fu sempre meno frequentata fino in tempi recenti, in cui è tornata ad essere un fulcro della vita socio-culturale di Almenno. Gli abitanti vi si recano infatti non solo per le funzioni religiose, ma anche in occasione di eventi. Il contesto paesaggistico pressoché intatto e l’importanza storico-artistica del luogo, tutt’ora di proprietà privata - all’interno del Convento sono presenti un’azienda vinicola e un ristorante - e l’affetto della comunità hanno fatto sì che l’Antenna Europea del Romanico, associazione molto attiva sul territorio, si attivasse per segnalare il complesso al censimento, al fine di garantirne la protezione, il mantenimento e i restauri. La chiesa, in particolare, necessita di importanti lavori, dovuti a problemi di infiltrazioni di umidità.
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IL BENE
Il Convento sorge nella bergamasca, in un contesto paesaggistico intatto, circondato dai vitigni della collina di Umbriana. Fu costruito alla fine del Quattrocento, quando un’epidemia di peste portò i cittadini a far voto di erigere una cappella. Nel giro di pochi anni vennero costruiti una chiesa monumentale e il convento. La chiesa, di grande impatto scenografico, è a navata unica, con sei cappelle riccamente decorate con stucchi, affreschi e quadri, tra i quali spicca una Trinità realizzata nel 1517 da Andrea Previtali, importante pittore bergamasco formatosi a Venezia a contatto con Giovanni Bellini. La chiesa conserva altri due elementi di notevole valore storico-artistico: il soffitto, ornato da oltre millecinquecento formelle in cotto dipinto e un organo costruito dai celebri maestri Antegnati alla fine del Cinquecento, ornato da raffinate ante dipinte.
A fine Ottocento la chiesa era caduta in declino e solo in tempi recenti è tornata a essere un fulcro della vita culturale di Almenno San Salvatore, grazie anche alla festa di San Nicola, organizzata all'inizio di settembre. All'origine della partecipazione al censimento era la necessita di importanti lavori dovuti, in particolare, a problemi di umidità.
PROGETTO SOSTENUTO
Grazie al contributo di 30.000 euro stanziato da FAI e Intesa Sanpaolo, è stato possibile avviare il restauro delle formelle in cotto intonacato e dipinto con volti, animali, piante, che ornano il soffitto della chiesa, uno degli elementi più notevoli del complesso e quello che necessitava del restauro più urgente. Si tratta di un intervento che ha una forte valenza anche simbolica: l’auspicio, realizzato, era che il contributo I Luoghi del Cuore potesse innescare un circuito virtuoso per condurre al recupero di tutto il soffitto, che dovrebbe concludersi entro il 2023.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
L’Antenna Europea del Romanico, associazione molto attiva sul territorio e il Comitato San Nicola hanno guidato la partecipazione al censimento creando un’efficace rete di partner, con il sostegno della Delegazione FAI Bergamo, della Parrocchia e del Comune. Sono stati organizzati eventi di raccolta voti per tutta la durata del censimento. E' stato inoltre creato un gemellaggio con l'associazione «Amici del Romanico» di Santa Giusta (OR), che ha raccolto voti per il convento almennese in Sardegna.
CONTRIBUTO: 30.000 €
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