Nella trafficata e brulicante città, ad un passo dal caos del tram tram quotidiano,sorge il Giardino di Babuk, una silenziosa oasi verde, con piante di ogni specie e fontane zampillanti. Voluto dalla famiglia dei Caracciolo del Sole, il giardino prende il nome dal gatto Babuk che, insieme ai tantissimi felini ancora oggi padroni dello spazio, viveva tra la fitta vegetazione e la bellezza della natura. Esteso su una superficie di circa 1000 mq, presenta piante di limone, banani, fiori, e al centro un faggio antichissimo, databile intorno al XIV secolo.Tra gli ambienti più suggestivi, l’ipogeo, una cavità naturale posta al di sotto del giardino, composto da quattro caverne collegate da cunicoli, un tempo parte di una cisterna, utilizzata dagli abitanti dell’edificio per rifornirsi d’acqua.Divenuto ricovero antiaereo negli anni della guerra, presenta un caratteristico impianto elettrico degli anni’40 realizzato con isolatori in porcellana, e sulle pareti, graffiti e simboli esoterici.