Il nome Grotte di Ferrainaggiu o Farrainaggiu deriva, probabilmente dalla farraina o dal foraggio, tipico alimento vegetale per il bestiame, forse coltivato in quelle zone particolarmente fertili per la presenza dei corsi d'acqua. Il sostantivo grotte deriva invece dalla peculiarità di queste cave di calcarenite coltivate in sotterraneo che appunto le conferiscono la classica forma della grotta. L'area è ubicata nel confine Sud del Comune di Porto Torres con quello di Sassari. In particolare la zona è delimitata a Nord da una strada di campagna che porta verso il fiume, a Sud col tratto finale del Rio d'Ottava, ad Est col Rio Mannu, ad Ovest con la strada comunale alla Crucca detta Ponti Pizzinu (strada sterrata) . Le grotte o meglio gallerie, forse in parte di origine naturale, hanno preso forma dall'estrazione di blocchi squadrati, impiegati per edificare i monumenti storici di Porto Torres. Sono ancora visibili i segni degli strumenti utilizzati dai cavatori e in alcuni punti si possono distinguere nettamente le tracce dei conci estratti durante la fase di coltivazione . Un confronto petrografico ha consentito di dimostrare l'impiego di questo materiale da costruzione per la maestosa Basilica di San Gavino, la più grande in stile romanico della Sardegna.