Il Convicinio di S. Antonio sorge nel Rione Casalnuovo, un insediamento quattro-cinquecentesco in cui giunsero popolazioni immigrate albanesi e serbo-croate dedite all’agricoltura, alla produzione di cera e alla tintura e conciatura di pelli, che rimasero parzialmente separate dal resto della citta` dal “grabiglione”, valletta di scarico delle acque reflue di una parte dei Sassi, pavimentata alla fine degli anni ’30. Questo straordinario complesso a ridosso del millenario torrente Gravina e` costituito da quattro chiese contigue e comunicanti: S. Antonio Abate, S. Donato, Santa Maria Annunziata e S. Primo. L'elegante portale d'ingresso sormontato da un arco ogivale con decorazione trilobata e l'architettura individuano una datazione tra XI e XIII secolo. Dopo un lungo periodo di attività fu profanato e le quattro chiese trasformate in cantine. L’apertura straordinaria per GFA propone anche il racconto del sistema di raccolta delle acque attraverso le cisterne collocate all’interno.