L’impianto idroelettrico è collocato sul medio corso dell’Adda: l’opera di presa si trova in territorio di Paderno d’Adda (LC), l’officina elettrica a Cornate d’Adda (MB). L’impianto utilizza le acque del fiume con un bacino imbrifero sotteso di 4.646 km². La chiusa di derivazione del canale di alimentazione è costituita da una traversa mobile di tipo Poirée lunga 130 m: debitamente adattata, coincide con lo sbarramento all’incile del settecentesco naviglio di Paderno. Si tratta di una delle ultime dighe Poirée ancora operative sul territorio europeo, costituita da 1300 panconcelli di legno a sezione quadrata, ognuno dei quali può essere rimosso dallo sbarramento per regolare il deflusso dell'acqua a valle dello sbarramento stesso, garantendo la portata d'acqua necessaria al funzionamento della centrale 'Bertini' (52m³/s).
Il fabbricato centrale conserva le originarie forme architettoniche: ha un volume di circa 30k m³, è decorato con motivi ornamentali all’interno e rivestito di pietra locale, il famoso ceppo dell’Adda, all’esterno. Nella sala macchine sono installate quattro turbine Francis ad asse orizzontale, della potenza di 3,125 MW ciascuna, alla velocità di 375 giri al minuto, ciascuna accoppiata ad un alternatore sincrono da 3,7 MVA alla tensione di 10 KV.
L’impianto, entrato in funzione il 28 settembre 1898, rappresenta un'importante testimonianza di archeologia industriale e si integra in modo armonioso con il paesaggio e con le opere dell'ingegno già presenti sul territorio. Fu costruito dalla società Edison per realizzare la conversione del sistema tramviario della città di Milano dalle carrozze a cavalli alla più moderna trazione elettrica e realizzato fra l'inverno del 1895 e l'estate del 1898.
Accanto all'edificio dell'officina elettrica, in cui sono ancora presenti due gruppi macchina originali e le apparecchiature di controllo, conservati a scopo museale, è presente un piccolo museo dedicato agli impianti idroelettrici Edison del medio corso dell'Adda (oltre alla Bertini, Edison costruì l'impianto Esterle (1914) e quello Semenza (1920)) che ospita vari strumenti d'epoca e riproduzioni dei disegni di progetto degli impianti e delle architetture.