ISOLA GRAN SASSO

ISOLA DEL GRAN SASSO D ITALIA, TERAMO

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ISOLA GRAN SASSO
Il Castello dell'Insula, ovvero il centro storico di Isola del Gran Sasso, sorge in una vallata denominata "Valle Siciliana" ai piedi del Gran Sasso. La vista spazia su tutta la parte sud-orientale del Gran Sasso con il Paretone del Corno Grande, Monte Aquila, Monte Brancastello, Monte Prena e Monte Camicia. Il comune anticamente era un'isola circondata dai fiumi Ruzzo e Mavone – da qui il suo nome. Nei pressi del paese sono state rinvenute tracce di abitazioni risalenti al periodo neolitico, ma le prime notizie certe si riferiscono all'XI secolo, quando Adalberto nel 1063 dona alla chiesa cattedrale di Santa Maria di Teramo la porzione di sua proprietà del Castello de la Isola. Nel 1120 Berardo, vescovo aprutino, infeuda Insula a Enrico e Matteo conti d'Aprutium per difesa e protezione della stessa chiesa. Verso il 1215, secondo una tradizione mai smentita, San Francesco d'Assisi, giunto ad Isola, fondò un convento per i suoi frati che vi rimasero fino alle soppressioni napoleoniche; oggi qui sorge il Santuario di San Gabriele. I Collepietro - Pagliara governarono sulla Valle Siciliana fino al 1293, quindi furono gli Orsini a prendere il dominio e conservare il feudo fino al 1404 e, dopo una breve parentesi, di nuovo fino al 1526. Nel 1419 vennero redatti gli Statuti dell'Università dell'Isola che, oltre ad essere i più antichi finora rilevati nella provincia di Teramo, sono anche l'unico documento scritto in lingua volgare della zona. Nel 1495 subì l'invasione di 600 fanti aquilani e fu annessa al Contado dell'Aquila, sotto la cui dipendenza pare sia rimasta fino al 1499. L'ultimo degli Orsini a dominare su Isola del Gran Sasso fu Camillo Pardo il quale, per la fedeltà espressa verso la casa di Francia, fu privato di tutti i beni, compresa la Valle Siciliana, che venne riconsegnata a Carlo V e nel 1526 donata agli Alarcon y Mendoza. I Mendoza dominarono il territorio Isolano fino a quando Re Giuseppe Bonaparte, con la legge del 2 agosto 1806, abolì il sistema feudale e con esso il vecchio ordinamento delle Università. Sorse allora, al posto delle antiche "Università Agrarie", il moderno comune. Nel 1821 anche a Isola nacque la società segreta detta "Carboneria"; il gruppo era composto da 52 iscritti tra i quali emergevano importanti personalità come Leonardo Madonna, Giuseppangelo De Angelis, Francesco Paolo Petrilli e Francesco Mezzanotte. A partire dal 1861, dopo l'Unità d'Italia, si verificarono nel paese vari episodi di brigantaggio postunitario: Isola fu uno dei centri delle azioni dei briganti, assieme a Civitella del Tronto, Rocca di Cambio, e altri comuni aquilani. Il paese, nel 1843, fu visitato entusiasticamente e dipinto dallo scrittore e illustratore inglese Edward Lear. Il cuore del centro storico di Isola è costituito dal Castello dell'Insula, appartenuto ai Conti di Pagliara fino al 1340, e in seguito agli Orsini e agli Alarcon Mendoza. I bastioni del Castello sono situati lungo il perimetro esterno orientale del centro storico, sulla sponda destra del fiume Mavone. E' ben visibile il basamento a scarpa con alzati adattati successivamente ad abitazione. Il Castello presenta un doppio ordine di loggiato con archi a tutto sesto, del quale quello di ordine superiore aggiunto in epoca successiva.
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