Il grande affresco (104 mq) che si trova nella sala della ex biblioteca del Convento di San Martino a Bologna fu ultimato nel 1629. Il lavoro fu opera di due grandi nomi della Felsina Pittrice: Girolamo Curti, detto 'il Dentone' (1575- 1632), eccellente quadraturista, allievo di Spada e di Baglione che ne curò la parte dell’architettura dipinta, e Lucio Massari (1569-1633), della scuola dei Carracci che ne dipinse la parte figurale.
L’affresco rappresenta San Pier Tommaso, religioso carmelitano, celebre maestro di teologia, primo fondatore dello Studio Teologico a Bologna (1362 , voluto da Papa Innocenzo VI) e prescelto dal papa per essere ambasciatore ecumenico per importanti missioni di riconciliazione sia in Europa che in Oriente. La scena si svolge in un grandioso interno in prospettiva. Nell’arcata centrale è la cattedra del maestro, in atto di insegnare e disputare. Intorno gli uditori (più di sessanta personaggi), seduti o in piedi, in gruppi o isolati. Uomini e donne vestiti con fogge disparate, di squillanti colori, ma in prevalenza con abiti secenteschi. L'affresco è conosciuto anche come 'La Disputa di San Cirillo'. Quando la sala venne adibita a Cinema parrocchiale (1954), l'affresco fu 'forato' ad uso della cabina di proiezione. La parete del dipinto, a causa della mancata manutenzione del coperto, è interessata da infiltrazioni che hanno deturpato l'opera e ne impediscono la lettura.