I Luoghi del Cuore
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MADONNA DEL PASSO

MADONNA DEL PASSO

SPECCHIA, LECCE

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MADONNA DEL PASSO
La cappella risale al XVII secolo, nella parte interna si trova l'altare maggiore, completamente in pietra, si lega direttamente al soffitto. La mensa poggia su un massiccio paliotto riccamente adornato con figure di angeli. Due colonne finemente cesellate con motivi floreali, delimitano una grande cornice rettangolare, anche questa in pietra decorata, al cui centro si colloca un ovale sorretto da una testa alata e sormontata da una corona. Il quadro raffigura la Vergine (Madonna del Passo) che regge sulle gambe il Bambino in atto benedicente, è firmato Dumà (Pittore ed architetto locale) ed è datato 2003. Questa è la copia perfetta di un altro quadro trafugato all'inizio degli anni ottanta del secolo scorso e non più ritrovato. A sinistra dell'altare maggiore si trova l'altare "Ecce Homo", molto più semplice e lineare. Al centro, in una cornice in pietra, si vede un affresco raffigurante l'ECCE HOMO. A destra dell'altare maggiore l'altare di S. Luigi, sarebbe identico a quello dell'Ecce Homo, se non fosse per piccoli particolari. La loro costruzione è da collocarsi dopo il 1711. All'esterno sei massicce colonne monolitiche sorreggono il timpano delimitato da una cornice in cui si alternano metope e triglifi. Una lapide al centro riporta una iscrizione e la data 1851, anno in cui fu costruito il portico che difende la facciata della cappella dagli agenti atmosferici e in particolare dall'acqua piovana, considerando che l'entrata della cappella è posta a più di un metro sotto il livello stradale. Al di sopra delle due porte d'accesso e della finestra centrale, sulla facciata s'aprono cinque grandi nicchie che racchiudono un Calvario ad alto rilievo in cartapesta leccese raffigurante i misteri dolorosi del Rosario. Questo Calvario, opera di un cartapestaio leccese e posto in loco nel 1929.

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La cappella risale al XVII secolo, nella parte interna si trova l'altare maggiore, completamente in pietra, si lega direttamente al soffitto. La mensa poggia su un massiccio paliotto riccamente adornato con figure di angeli. Due colonne finemente cesellate con motivi floreali, delimitano una grande cornice rettangolare, anche questa in pietra decorata, al cui centro si colloca un ovale sorretto da una testa alata e sormontata da una corona. Il quadro raffigura la Vergine (Madonna del Passo) che regge sulle gambe il Bambino in atto benedicente, è firmato Dumà (Pittore ed architetto locale) ed è datato 2003. Questa è la copia perfetta di un altro quadro trafugato all'inizio degli anni ottanta del secolo scorso e non più ritrovato. A sinistra dell'altare maggiore si trova l'altare "Ecce Homo", molto più semplice e lineare. Al centro, in una cornice in pietra, si vede un affresco raffigurante l'ECCE HOMO. A destra dell'altare maggiore l'altare di S. Luigi, sarebbe identico a quello dell'Ecce Homo, se non fosse per piccoli particolari. La loro costruzione è da collocarsi dopo il 1711. All'esterno sei massicce colonne monolitiche sorreggono il timpano delimitato da una cornice in cui si alternano metope e triglifi. Una lapide al centro riporta una iscrizione e la data 1851, anno in cui fu costruito il portico che difende la facciata della cappella dagli agenti atmosferici e in particolare dall'acqua piovana, considerando che l'entrata della cappella è posta a più di un metro sotto il livello stradale. Al di sopra delle due porte d'accesso e della finestra centrale, sulla facciata s'aprono cinque grandi nicchie che racchiudono un Calvario ad alto rilievo in cartapesta leccese raffigurante i misteri dolorosi del Rosario. Questo Calvario, opera di un cartapestaio leccese e posto in loco nel 1929.
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