Tornando verso il complesso di Santa Croce si scorge l’edificio di un antico mulino. Risalente al XII secolo, esso figurava inizialmente sotto l’abbazia di San Benedetto, mentre nel XVII secolo finì tra le pertinenze dell’abbazia di San Paolo. Passato in locazione a più famiglie del comune di Bastia, fu probabilmente in uso per la produzione di olio fino ai primi anni del Novecento. Dopo questa epoca e fino agli anni cinquanta venne utilizzato solo come abitazione. Servito da un canale artificiale che prende acqua dal torrente Tescio, il mulino era azionato da una ruota sotterranea orizzontale, mentre la macina era situata nella sala superiore voltata. Secondo alcune testimonianze tardo ottocentesche esso era dotato anche di una diga in muratura e macinava quattro mesi l’anno. Nel corso dei lavori di restauro, durante gli scavi è stato ritrovato un orcio datato 1666 (che si può ammirare nella sala comunicazione della Canonica) e sono state rinvenute le canalizzazioni sotterranee in cui era collocata la ruota orizzontale che muoveva le macine. Prossimamente l’edificio ospiterà il punto di ristoro del Bosco, l’Osteria del Mulino.