Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Edificio dedicato alla Vergine, l'Oratorio del Sasso sorge su uno sperone roccioso che sovrasta il piccolo abitato di Orasso, che si trova alla porte del Parco nazionale della Val Grande, la zona selvaggia più estesa d'Italia. La chiesetta fu probabilmente eretta in epoca romana a protezione dei viandanti, che nel primo secolo del cristianesimo si avventuravano nella valle per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani. Nel 1574 san Carlo Borromeo in visita sancì le disposizioni per il restauro dell'edificio, per le funzioni sacre e un codice di comportamento per la comunità locale, dando all'Oratorio del Sasso anche una valenza sociale. L'Oratorio è dedicato alla Madonna della Cintura, che ricorda l'episodio durante il quale la Vergine apparve a santa Monica donandole la fascia che le cingeva la veste, invitando la santa a indossarla e a imitare l'esempio di vita mariano. All'interno dell'Oratorio, oltre all'affresco raffigurante la Madonna della Cintura, sono rappresentati anche San Rocco e San Sebastiano. I numerosi lavori di restauro svolti nel corso degli anni sono nati dall'iniziativa dei cittadini di Cursolo Orasso e dei paesi vicini, a riprova della grande valenza che l'Oratorio detiene per la comunità locale. Tuttavia diverse infiltrazioni d'acqua continuavano a danneggiare l'Oratorio, che nel 2012 è stato l'oggetto di una importante raccolta di voti, che ha fatto sì che ottenesse un intervento Luoghi del Cuore.
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IL BENE
Piccolo gioiello interamente in pietra, inserito in un contesto paesaggistico e naturalistico di pregio rimasto fino ad oggi pressoché intatto, l’Oratorio di Santa Maria del Sasso sorge all’interno del Geo Parco Sesia – Val Grande, presente nella Rete Mondiale dei Geo Parchi dell’UNESCO. L’oratorio versava in stato di degrado e la necessità primaria era dunque di fermare il deterioramento prima che compromettesse in modo irreparabile gli elementi di pregio più significativi - affreschi, soffitto a cassettoni, pavimento in pietra - la cui perdita avrebbe avuto non solo un impatto culturale, ma anche sociale ed emotivo sulla popolazione locale. L’affetto per l’Oratorio è stato infatti ampiamente dimostrato durante il VI censimento "I Luoghi del Cuore", con la raccolta di oltre 5.000 firme, numero enorme per Cursolo Orasso, paesino abitato da 106 persone e posto a 890 metri s.l.m; l’intervento del FAI e di Intesa Sanpaolo ha dunque rappresentato un primo passo per l’avvio del recupero artistico e architettonico di questa importante testimonianza di valori religiosi e sociali della cultura montanara nonché un "cantiere pilota" per reperire ulteriori fondi per il restauro complessivo del Bene.
PROGETTO SOSTENUTO
L’azione del FAI e di Intesa Sanpaolo, richiesta dal Comune di Cursolo Orasso, è stata preliminare al recupero degli affreschi: la necessità primaria era infatti quella di arrestare il degrado in cui versava il Bene. L’intervento ha previsto un’immediata azione di impermeabilizzazione per eliminare qualsiasi problema di infiltrazione di acque superficiali sulle murature perimetrali, operazione indispensabile per poter procedere con il restauro architettonico e artistico dell’Oratorio. Dopo l’avvio delle più urgenti opere di risanamento preliminare al recupero degli affreschi e la successiva riqualificazione della pavimentazione, in collaborazione con il Comune di Cursolo Orasso, Fondazione Cariplo (su segnalazione della Fondazione Comunitaria del VCO) ha assegnato un contributo di 120.000 euro per il completamento del progetto di restauro e risanamento conservativo dell’Oratorio.
CONTRIBUTO: 30.000 €
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