I Luoghi del Cuore
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ORTO BOTANICO

ORTO BOTANICO

TORINO

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ORTO BOTANICO
L’Orto Botanico fu fondato nel 1729 per volere di Vittorio Amedeo II, come struttura mirata a coltivare e far conoscere le piante ed in particolare la loro forma, i loro usi, la loro origine e le loro caratteristiche ecologiche e continua, da allora, a svolgere la propria attività. Inizialmente non possedeva strutture edificate e occupava una superficie di circa 6800 m²; nel 1796 fu ampliato con un’area di altri 20000 m² circa, poi separata dalla parte più antica, detta “Giardino” da un fabbricato a due piani, di cui l’inferiore ospitava un’arancera e il superiore un Museo e un Erbario. All’inizio dell’800 furono piantate nella parte più antica molte specie arboree che trasformarono “a viale” la parte centrale del giardino. L’utilizzazione completa del terreno risale al 1831, anno in cui vennero costruite serre fredde, arancere e serre calde seminterrate per la coltivazione di specie tropicali. Nello stesso anno nell’area retrostante l’edificio, denominata “Boschetto”, vennero sistemate un centinaio di specie arboree, ancora in gran parte viventi; con l’intento di creare un effetto scenico furono modellate collinette e viali e vennero scavate le canalizzazioni. Nel 1892 l’edificio venne raddoppiato, con la costruzione di una grande aula a emiciclo e di locali per i laboratori. Dal 1997 l’Orto Botanico è stato aperto al pubblico e ogni anno viene visitato da circa 10000 visitatori. Pur con i tempi lunghi che sono propri dei giardini, l’Orto continua a essere adattato alle conoscenze scientifiche e alle esigenze di comunicazione con l’aggiunta di nuove specie, nuove collezioni e con la proposta di nuove attività, mantenendo i suoi scopi istituzionali di ricerca sulle piante e di divulgazione della loro conoscenza. Negli ultimi anni presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università si sono sviluppati progetti di ricerca sulla conservazione delle specie vegetali che hanno coinvolto anche l’Orto Botanico.

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L’Orto Botanico fu fondato nel 1729 per volere di Vittorio Amedeo II, come struttura mirata a coltivare e far conoscere le piante ed in particolare la loro forma, i loro usi, la loro origine e le loro caratteristiche ecologiche e continua, da allora, a svolgere la propria attività. Inizialmente non possedeva strutture edificate e occupava una superficie di circa 6800 m²; nel 1796 fu ampliato con un’area di altri 20000 m² circa, poi separata dalla parte più antica, detta “Giardino” da un fabbricato a due piani, di cui l’inferiore ospitava un’arancera e il superiore un Museo e un Erbario. All’inizio dell’800 furono piantate nella parte più antica molte specie arboree che trasformarono “a viale” la parte centrale del giardino. L’utilizzazione completa del terreno risale al 1831, anno in cui vennero costruite serre fredde, arancere e serre calde seminterrate per la coltivazione di specie tropicali. Nello stesso anno nell’area retrostante l’edificio, denominata “Boschetto”, vennero sistemate un centinaio di specie arboree, ancora in gran parte viventi; con l’intento di creare un effetto scenico furono modellate collinette e viali e vennero scavate le canalizzazioni. Nel 1892 l’edificio venne raddoppiato, con la costruzione di una grande aula a emiciclo e di locali per i laboratori. Dal 1997 l’Orto Botanico è stato aperto al pubblico e ogni anno viene visitato da circa 10000 visitatori. Pur con i tempi lunghi che sono propri dei giardini, l’Orto continua a essere adattato alle conoscenze scientifiche e alle esigenze di comunicazione con l’aggiunta di nuove specie, nuove collezioni e con la proposta di nuove attività, mantenendo i suoi scopi istituzionali di ricerca sulle piante e di divulgazione della loro conoscenza. Negli ultimi anni presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università si sono sviluppati progetti di ricerca sulla conservazione delle specie vegetali che hanno coinvolto anche l’Orto Botanico.
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