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PALAZZO DAL POZZO DELLA CISTERNA

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PALAZZO DAL POZZO DELLA CISTERNA
Il Palazzo dal Pozzo della Cisterna si trova dentro l'antica Isola dell'Assunta, attualmente delimitata dalla via Bogino, via Giolitti, via Carlo Alberto e via Maria Vittoria. Il nucleo originario dell'edificio - di proprietà del conte Flaminio Ripa di Giaglione - risale al 1675 ad opera di Antonio Maurizio Valperga o di suo fratello Andrea . Tre anni dopo viene allestito il giardino interno, per desiderio della Madama Reale. Nel 1685 il Palazzo passa alla Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, con cui inizia un lungo periodo di restauri grandiosi e di  splendore. In particolare, della seconda metà del Settecento sono numerosi i lavori di ristrutturazione e ampliamento svolti per volontà del principe-mecenate Giuseppe Alfonso, dietro il coordinamento dall'architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco: viene ampliata la manica di ponente, costruiti gli appartamenti, risistemata la facciata, costruite le scuderie e le divisioni murarie; vengono inoltre eseguite le decorazioni in legno, stucco e in ferro. Al barocco piemontese si mescola il neoclassicismo, soprattutto negli interni. Segue poi un periodo di interruzione delle opere di decoro, che riprendono solo nella seconda metà dell'Ottocento con il matrimonio tra Maria Vittoria, figlia di Carlo Emanuele della Cisterna, e Amedeo di Savoia duca d'Aosta. Il Palazzo diventa una vera e propria casa di rappresentanza, molto sfarzosa: vengono aggiunte nuove sale, i soffitti a cassettoni, le vetrate, le dorature e le tappezzerie in seta e le decorazioni delle stanze ad opera del pittore Augusto Ferri. Dopo la morte della Principessa Maria Vittoria ci fu la volontà di Amedeo d'Aosta di completare il Palazzo. Venne approvato il progetto per la costruzione della cancellata che circonda il giardino sulla via Carlo Alberto (che sostituì il vecchio muro di cinta) e il progetto di ricostruzione dello Scalone d'Onore. Sempre di questo periodo sono alcune migliorie tecnologiche, come l'illuminazione a gas nell'ingresso, e i lavori di sopraelevazione del terrazzo fra il cortile principale e il giardino. Negli anni successivi agli inizi del '900 furono effettuati solo degli interventi minori; nel 1940 i Savoia-Aosta vendono l'edificio, ormai scarsamente utilizzato, all'Amministrazione Provinciale, diventandone sede ufficiale nel 1945. La Provincia si insediava così in "una sede decorosa e rispondente ai bisogni" e allo stesso tempo assicurava anche "il possesso di un palazzo che richiama memorie care al cuore di ogni Italiano, e in particolare di ogni Piemontese". Nel corso degli anni si susseguono nel Palazzo altre operazioni di restauro e di adeguamento agli usi pubblici, che ne rispettano sempre il valore storico.

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