Il Palazzo di Giustizia di Roma, sede della Corte Suprema di Cassazione, fu costruito tra il 1888 e il 1910 su progetto dell’architetto Calderini: questa magniloquente struttura, chiamata dai Romani “Il Palazzaccio”, fu inaugurata l’11 gennaio 1911. Esternamente in travertino, l’edificio è il frutto del grande disegno del suo autore che vuole parlare una lingua dell’Italia unita e moderna. Le sue grandi dimensioni esprimono il progetto del Ministro Guardasigilli Giuseppe Zanardelli di realizzare un “monumento di severa bellezza il quale, sulle tracce dei più imitabili modelli del cinquecento, accoppi la vetustà e l’eleganza all’impronta di quella maestà e di quella forza che sono gli essenziali attributi della legge e del diritto”: un vero e proprio “Tempio alla Giustizia”. Molti furono gli artisti coinvolti nella realizzazione del programma decorativo, iconografico e simbolico: un “popolo” di statue accompagnato da arredi lignei, vetrate, apparati di illuminazione e da drappeggi.