Palazzo Farao sorge, in parte, nel luogo in cui anticamente era collocato il sedile comunale. La residenza fu parzialmente distrutta dal terremoto del 1825 e successivamente acquistata dalla famiglia Farao. Su una delle facciate del palazzo è apposta una targa in memoria della visita di Giuseppe Garibaldi, che si affacciò da uno dei balconi per salutare i maidesi. La famiglia Farao pregava nella vicina cappella di San Giuseppe che, appunto, era loro cappella privata; i Farao, tuttavia, utilizzavano saltuariamente, per le funzioni religiose, anche la chiesa di San Giuseppe.