Le proprietà dei Litta nell'antica contrada di Santa Maria in Passarella sono documentate fin dal XV secolo, quando Alberto Litta acquista due edifici e li unisce in un unico palazzo; le edificazioni limitrofe rimangono corpi di fabbrica distinti fino alla costruzione del grande palazzo, realizzato a partire dal 1727.
I lavori di ricostruzione, di cui ad oggi non si conosce il nome dell'architetto nonostante le spese siano documentate nei libri mastri della fabbrica, si conclusero intorno al 1740.
L'edificio prospetta oggi su corso Europa con una sobria facciata tardo-barocca, dalle linee marcatamente orizzontali, al centro della quale si apre un portale ad arco ribassato.
Al centro del palazzo è ricavato il cortile porticato con colonne tuscaniche; dal cortile, attraverso un criptoportico, una via di passaggio coperta, si accede al grande scalone a doppia rampa decorato a stucchi da Giocondo Albertolli e con un affresco con "L'Aurora" di Andrea Appiani nella volta.