Con il suo fastoso prospetto il palazzo si erge quale chiusura monumentale della piazza. I volumi dell'edificio sono sottolineati dalle ricche decorazioni architettoniche in pietra di Botticino. L'ingresso presenta il consueto portale affiancato da due colonne poste a reggere il balcone superiore. Il corpo centrale, emergente, è coronato da due statue. L'ampio atrio a colonne binate immette nel cortile sul quale si affaccia lo scalone monumentale: realizzato con gusto neobarocco presenta affreschi del Trainini. Nel Novecento il palazzo fu pesantemente rimaneggiato: prima per ospitare gli uffici dell'INAIL e poi danneggiato dai bombardamenti. L'unico ambiente che conserva l'aspetto originale è il Salone di Apollo: l'ampia sala da ballo che trae il nome dall'affresco della volta. Ricche cornici a stucco contengono le vaste scene affrescate dal Quaglio nel 1715. L'affresco della parete sud fu distrutto dai bombardamenti, nel 1946 il Mozzoni potè ricrearlo grazie alle fotografie storiche.