La storia di Vico Paradisiello si intreccia col sorgere della chiesa Santa Maria degli Angeli alle croci, eretta nel 1583, sulla collinetta detta volgarmente fuori Porta San Gennaro, quando venne costruita la strada via Michele Tenore da D. Isabelle Cueva, moglie del vice re duca d’Ossuna. A quel tempo tutta l’area era caratterizzata da campagne sterminate. Da questo momento in poi si comincia ad urbanizzare tutta l’area: a destra verso Sant'Eframo con la costruzione del monastero nel 1530 su un antichissimo sacello, a sinistra tutta l’area del Moiariello, e tra i due lati, proprio nell'interno, si cominciano già ad intravedere alcuni edifici sparsi lungo la salita del Paradisiello.
Il Paradisiello diventerà così un luogo ambito per la nobiltà che cominciò a costruire residenze di vacanza e di svago appena fuori porta, arricchite da fertilissime campagne che ancora oggi racchiudono quella immensa fertilità; luoghi di frescura con panorami mozzafiato.