Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Il sito dell'antica città romana di Suasa, nella valle del Cesano, è oggetto dal 1988 di ricerche archeologiche sistematiche da parte dell'Università di Bologna in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. L'area archeologica si trova nel territorio del Comune di Castelleone di Suasa ma la sua valorizzazione è frutto anche della collaborazione con i Comuni limitrofi di Corinaldo, San Lorenzo in Campo e Mondavio. I quattro Comuni sono membri del Consorzio Città Romana di Suasa che da molti anni è impegnato nella valorizzazione dei beni culturali del sito e in genere del territorio circostante.
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IL BENE
Una rilevante area archeologica nell’entroterra di Senigallia, a circa 20 km dalla costa e a cavallo fra le province di Pesaro-Urbino e Ancona: un territorio intatto dal punto di vista paesaggistico, tipicamente collinare punteggiato da borghi, boschi e casolari isolati. Dal 1988 questo eccezionale sito è oggetto di ricerche da parte del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. Le campagne di scavo hanno permesso di rinvenire l’antica strada basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, l'anfiteatro e la sontuosa casa patrizia detta Domus dei Coiedii. L’area archeologica è stata aperta al pubblico nel 2000, diventando uno dei principali parchi archeologici della regione Marche. A seguito della nevicata del 2012 e dell’alluvione del 2014 parte del parco è rimasta chiusa al pubblico: una grande massa di acqua e fango si è riversata sui mosaici e sulle strutture compromettendone la conservazione, tra queste la Domus dei Coiedii, principale attrazione turistica del complesso coi suoi splendidi mosaici.
PROGETTO SOSTENUTO
Il contributo I Luoghi del Cuore di 10.400 euro ha sostenuto l’ultimo lotto di un progetto volto a ripristinare il parco archeologico danneggiato, in vista della riapertura delle parti ancora inagibili. In particolare, il finanziamento ha permesso il restauro e il ritorno alla fruizione della Domus dei Coiedii, sontuosa villa patrizia decorata con mosaici.
I lavori sono stati avviati a luglio 2016 e sono terminati a giugno 2017. L’intervento denominato "Suasa cantiere aperto" è stato progettato e realizzato dal Consorzio Città Romana di Suasa, Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna e Soprintendenza Unica Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, e ha avuto come oggetto principale il complesso di strutture della Domus dei Coiedii, in particolare il settore termale e i servizi, a cui si aggiunge un edificio ad aula su podio che si inserisce sul fronte della domus. Il cantiere - che ha visto la partecipazione attiva di diverse istituzioni, tra cui gli istituti scolastici locali - è stato concepito come un "laboratorio aperto": è stato possibile visitare il sito anche durante le operazioni di ripristino e il pubblico ha potuto quindi osservare gli specialisti al lavoro. A giugno 2017 sono terminati i lavori di ripristino dei pavimenti musivi della Domus dei Coiedii: un successo che si deve alla collaborazione tra gli enti coinvolti e uniti nel Comitato Suasa – i Comuni di Castelleone di Suasa, Senigallia, Corinaldo, San Lorenzo in Campo, Serra dè Conti, la Soprintendenza, il Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, Enti di Volontariato Sociale e Istituzioni Scolastiche come il Liceo Roiti di Ferrara, il Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi e l’archeoclub di Jesi – che si è attivato a favore dell’area archeologica, con il supporto del Gruppo FAI di Senigallia. Un risultato che conferma, nello spirito de "I Luoghi del Cuore", che creando reti e collaborazioni virtuose si ottengono risultati concreti, che vanno a beneficio dei territori di cui i beni culturali rappresentano un valore identitario.
CONTRIBUTO: 10.400 €
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