Uno dei parchi più grandi e suggestivi di Roma, fa parte del Parco dell'Appia antica e si trova nel territorio del VII Municipio di Roma; è una vera risorsa per tutti i cittadini e testimonia la grandezza di Roma antica; va quindi protetto e valorizzato. Con l'aiuto del FAI si potrebbe fare ancora di più al fine di non regalare al degrado e agli incivili il controllo di un bene archeologico e naturalistico di questa grandezza. Purtroppo il Comune fa ben poco per preservare questo paesaggio tipico dell'agro Romano miracolosamente conservatosi. Solo l'opera meritoria di alcuni gruppi di volontari riesce a mantenere un minimo di decoro. Una parte cospicua, seppure vincolata archeologicamente, è proprietà agricola privata in parte coltivata periodicamente a grano e in parte adibita a pascolo ma, per quanto concerne l'Acquedotto, totalmente in abbandonata e lasciata al degrado. Solo pochi anni fa è stato realizzato un sistema di illuminazione notturna che copre, però, solo una minima parte della zona pubblica. Mancano totalmente i servizi igienici e sono insufficienti le fontanelle malgrado la zona sia ricca di acque minerali sorgive. La sorveglianza è insufficiente malgrado il comando di Polizia Municipale disti solo poche centinaia di metri e per tale motivo il rischio incendi dolosi è sempre alto in estate. Due casali ( uno dei quali ex cantoniera dell'antica ferrovia Roma Frascati voluta da Pio IX) fino a qualche anno fa abitati, ora sono completamente abbandonati e iniziano a mostrare segni di pericoloso deterioramento. Da anni si attende invano il collegamento con la prospicente area di Villa dei Sette Bassi. L'accoglimento di questa area tra i beni del FAI, assieme alla contigua area di Torre del Fiscale, sarebbe veramente opportuna