Il Parco La Martina è nato nei primi anni ‘70, con un progetto della Provincia di Bologna che voleva offrire ai propri cittadini un’area tra i boschi di Monghidoro, in cui godersi la Natura del vicino Appennino. Il turismo fu solo il primo passo. Nel 1985 il Parco viene ristrutturato valorizzando le sue peculiarità naturalistiche caratterizzate dalla presenza di ofioliti, calanchi e diverse zone umide che negli anni, hanno richiamato l’attenzione di molti studiosi e naturalisti, la cui collaborazione ha aiutato l’area ad entrare, nel 1995, nella lista dei SIC (Sito di Interesse Comunitario) a cui sono seguiti diversi progetti di gestione e conservazione.
Il patrimonio ambientale di cui dispone tutta l’area del SIC La Martina-Monte Gurlano è un complesso puzzle composto di habitat rocciosi, aree umide, boschi di cerro, castagno e pino nero, praterie e gineprai alternati da una ricca flora spontanea e fauna protette. Tra i boschi e i sentieri si nasconde la storia di cava di ispezione attiva fino al secolo scorso, dell’antica Flaminia Minor su cui spicca la Croce di Vetta del XIX secolo e del Borgo de La Martina datato tra il ‘600/’700 oggi completamente ristrutturato.