Considerata una "sorella minore" della coeva porta San Tomaso, si trova alla fine di Borgo Cavour e garantiva quindi gli accessi da ovest (Castelfranco, Padova, Feltre). Si presenta con la facciata in pietra d'Istria con tre archi di cui quello centrale più ampio. Sul prospetto esterno, la raffigurazione che spicca su tutte è il leone alato, simbolo del potere di Venezia sulla terraferma. Trae il nome dalla vicina chiesa dedicata ai Quaranta martiri di Sebaste, l'attuale Sant'Agnese. Fu realizzata nel 1516, forse su progetto di Alessandro Leopardi, dal podestà veneziano Nicolò Vendramin che la battezzò "Porta Vendramina" apponendovi una lapide autocelebrativa. Ciò non piacque al governo della Serenissima che mutò la denominazione e fece rimuovere l'iscrizione...