Il pozzo, nel giardino pensile del Palazzo Saraceno, con la vera poligonale decorata in bassorilievo da quattro teste di mori (saraceni), celebra l'episodio della famiglia Da Girifalco che assunse il nome dei Saraceno allorquando un esponente della casata riuscì a debellare un guerriero saraceno. La presenza delle teste dei mori si ritrova, oltre che negli stemmi della famiglia, anche nell'apparato decorativo. Costruito tra il XV e XVI sec il Palazzo, con decorazioni e stilemi di chiara influenza catalana, è una delle testimonianze di architettura palaziale rinascimentale che si caratterizza oltre per la fascia basamentale in bugnato, per la presenza in facciata di epigrafi intimidatorie, ammonimento per chiunque volesse nuocere la famiglia Saraceno, come ad esempio i Paglia, il cui palazzo si trova proprio di fronte. Inoltre, la presenza di un'epigrafe che riporta alcuni versi dell'Inferno dantesco dimostra la volontà della famiglia di far sfoggio al proprio uno spessore culturale.