La presenza di un ponte ferroviario della linea Bergamo - Milano ha fatto di Ponte San Pietro uno degli obiettivi dei bombardamenti aerei fra il 1944 ed il 1945 cosi, per dare protezione alla popolazione il comune costruì diversi rifugi antiaerei. Fra i principali vi fu il ricovero del Parco delle Rimembranze o del Famedio, completato entro il dicembre 1944. L’unico accesso agibile permette di raggiungere la struttura interna del ricovero costituita da due ampie gallerie parallele, collegate con un'uscita di emergenza o pozzo di ventilazione chiuso in superficie. Il rifugio poteva ospitare più di 800 persone ed era dotato di servizi igienici. Alla fine della guerra il ricovero è stato utilizzato per circa due anni come magazzino della Cooperativa Legler. Recuperato nel 2012, è l’unico dei quattro rifugi pubblici costruiti a Ponte San Pietro a partire dal 1943 ad essere aperto al pubblico.