La cappella di Sant’Antonio è risalente alla fine del XVI secolo ed è ciò che rimane di un antico convento di cui restano solo pochi ruderi.
Il convento comunque ha continuato ad ospitare dei frati di cui il terziario religioso resta fino al 25 gennaio 1971 quando il governatore di Noepoli ne ordina la chiusura.
La chiesa di S. Antonio è quanto resta di un convento che sorse a cavallo tra la prima e la seconda metà del XVIII secolo. Esso era costituito da un fabbricato di cui resta in piedi solo una arco di accesso e da una cappella di dimensioni inferiori rispetto all’attuale che è stata sopraelevata alla fine del secolo scorso in occasione dei restauri che hanno interessato anche la facciata principale e il campanile.