Il tratto di spiaggia compresa tra il fosso Cupido e il torrente Alaca a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, vicino a Soverato, è uno dei pochi luoghi della costa calabrese sopravvissuti all'edificazione selvaggia e al passaggio della ferrovia. La spiaggia incontaminata, con sabbia di granito bianco, è profonda, lunga oltre tre chilometri ed è ricca di vegetazione spontanea e di fauna selvatica; così come ancora preservato e integro è gran parte del suo entroterra ricco di sorgenti e vegetazione. Fino a qualche anno fa capitava che sulla spiaggia deponessero le uova le tartarughe Caretta-caretta, oggi scomparse per il viavai di fuoristrada che mettono a rischio anche i gigli marini. Un angolo di natura incontaminata che rischiava di venire cancellata da progetti di cementificazione. Grazie alla mobilitazione pubblica in occasione del 3° censimento dei Luoghi del Cuore (2006), la spiaggia ha raccolto numerosi voti riuscendo così a ottenere un intervento da parte del FAI.