Un luogo silenzioso, immerso nel verde, un poggio da cui osservare tutta la valle. Qui, Arnaldo Mussolini decise di stabilire il proprio studio privato, in quello che ancora oggi è il palazzo di famiglia della moglie, Augusta Bondanini. Tutto è rimasto come allora, i mobili, gli arredi, i libri, la scrivania, il telefono con il quale comunicare direttamente con la redazione milanese del "Popolo d'Italia", quotidiano di cui fu direttore dal 1922 al 1931.
Ad aprirsi, in esclusiva per noi, saranno dunque le porte di uno spazio misterioso, dove le passioni dell'uomo, incontrarono la forza della propaganda politica di regime.