Villa Cattani Stuart fu progettata e terminata tra il 1630 e il 1680 rispettivamente da Giacomo, Giuliano e Carlo Giuseppe Cattani, mercanti provenienti dal Lago di Como. La famiglia volle abitare in una residenza che desse lustro al proprio nome, con giardino all'italiana e casino di caccia; nei 10 ettari di terreni circostanti alloggiavano i coloni. La villa raggiunse il massimo splendore tra il 1717 e il 1726 quando il Legato Pontificio Alemanno Salviati la scelse come residenza estiva e luogo di incontri diplomatici con rappresentanti politici e religiosi provenienti da altre province d’Italia e dall'estero. Nel 1726 venne ospitato Giacomo III Stuart, re d’Inghilterra esiliato da Guglielmo d’Orange. Nel suo interno, sui soffitti, sono presenti affreschi di Nicolò Berrettoni, allievo del Cantarini e del Maratti (o Maratta). Oggi è la famiglia Tomassini-Guidi a curare la nobiltà architettonica dell’edificio e la preziosa armonia dei giardini all'italiana.